Juve, c’è chi vota Allegri: “Ha centrato tutti gli obiettivi”
La stagione non è così negativa secondo Galeone: l’ex tecnico infatti esalta Allegri, sottolineando gli obiettivi raggiunti.
13 punti nelle ultime 13 partite, il peggior girone di ritorno dai tempi del duo Ferrara-Zaccheroni e il peggior risultato in termini di punti dalla gestione Gigi Delneri. La Juve vive un momento di profonda crisi ormai da diversi mesi e non sembrano esserci margini di miglioramento in questo finale di stagione.
La finale di Coppa Italia raggiunta nonostante la sconfitta in casa della Lazio non cambia il giudizio, anche perché, qualora i bianconeri vincessero il prossimo 15 di maggio contro l’Atalanta, sarebbe l’unico trofeo negli ultimi tre anni. Oltre ai risultati, il gioco mostrato non ha prodotto miglioramenti nell’ultimo triennio e le critiche sono arrivate da ogni parte.
C’è però chi crede che il lavoro di Max Allegri sia stato ottimo e che tutti gli obiettivi siano stati raggiunti. A dirlo è Giovanni Galeone, ex allenatore del livornese da calciatore e mentore da sempre.
Galeone su Allegri: “Servono quattro acquisti”
Galeone non è nuovo ad esaltare Allegri anche nei momenti di maggiore difficoltà, vedendo quello che in tanti non colgono. “Sta raggiungendo tutti gli obiettivi che la società gli ha dato e il suo contratto è valido ancora per la prossima stagione” ha sottolineato l’ex tecnico alla Gazzetta dello Sport, “Perché dovrebbe andare via?”.
Poi la difesa a spada tratta: “L’ho sentito sereno, se lo dovessero lasciare a casa sarebbe un’ingiustizia e ci rimarrei male anche io al posto suo. Soprattutto se dovesse vincere la Coppa Italia e qualificarsi in Champions League”.
Galeone parla anche di mercato: “Servono quattro acquisti per avvicinarsi all’Inter. Io prenderei un difensore come Pavlovic, un regista al posto di Locatelli, un centrocampista e un attaccante. Modric anche a 39 anni farebbe la differenza, Koopmeiners porterebbe gol. In avanti Zirkzee o Scamacca”.
“Annata più che sufficiente”
Galeone ha poi passato in rassegna tutta la stagione: “Mi ero ripromesso di non guardare più la Juve dopo la sconfitta di Napoli e tutti quei gol sbagliati. Però mi ha chiamato Max e ho guardato la partita con il Milan, soffiando dalla tv per spingere il pallone in rete. Ma senza determinazione in campo non si segna. L’annata è comunque più che sufficiente con la qualificazione in Champions e la finale di Coppa Italia: 8.5 per la prima parte, 4 nella seconda. L’Inter è nettamente più forte, ma tra le squadre dovrebbero esserci 8-10 punti, non 24″.