Boniperti e Grande Stevens: “Con Andrea Agnelli sarà rivoluzione Juve”
Andrea Agnelli è il nuovo Presidente della Juventus e seppur manchi ancora l’investitura ufficiale ci sono già le benedizioni di Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens, che interpretano la scelta come presagio per un grande futuro bianconero. “La rivoluzione non si fermerà qui, aspettiamoci un rinnovamento e un rafforzamento della Juventus” , dichiara Grande Stevens.\r\nGiampiero Boniperti, invece, presidente dal 1971 al 1990 (e poi amministratore delegato con pieni poteri dal 1991 al 1994), è raggiante: “E’ un felice ritorno al passato. Per quanto mi riguarda è un segnale che dovrebbe portare delle grosse novità nella Juventus. Ad Andrea vanno le mi congratulazioni e più affettuosi auguri “.\r\nFranzo Grande Stevens, uno dei saggi che ha accompagnato John Elkann nel percorso di crescita industriale è più che soddisfatto dagli sviluppi societari degli ultimi giorni. “Sono molto contento perché la Juventus è da sempre legata al nome degli Agnelli e della Famiglia. E questa scelta non può far altro che accrescere questo legame e l’impegno da parte della Famiglia nel club. Per di più viene scelto un giovane, pieno di entusiasmo, che ha tante idee e tanta voglia di fare. Anche come età, è più vicino ai protagonisti in campo. Umberto sarebbe orgoglioso della nomina del figlio perché alla Juventus ci teneva tantissimo. E non soltanto Umberto, anche l’Avvocato accarezzava l’idea che, prima o poi, sarebbe tornato un rappresentante della Famiglia alla guida dell’amata Juventus” .\r\nL’avvocato napoletano ed ex presidente ricorda poi il suo periodo di presidenza bianconera. “E’ stato proprio il padre di Andrea, Umberto, a designarmi come successore dell’avvocato Chiusano. Io ero piuttosto restio ad accettare perché ero già presidente di altre società, avevo il mio studio e il mio lavoro di avvocato, ma mi chiese un sacrificio alla memoria di Vittorio che per tanti anni guidò il club bianconero. E non ho potuto sottrarmi”. Durante la sua presidenza, ci fu la vittoria degli scudetti 28 e 29, quelli poi revocati dalla (sommaria) giustizia sportiva: ”Ma io li sento miei perché i giocatori li hanno vinti sul campo”. E su un eventuale nuovo processo sportivo Grande Stevens mantiene la linea tracciata da Elkann, non bisogna richiedere indietro gli scudetti, la massimo revocarne uno. “Non è tanto un problema di revisione del processo, quanto di assegnazione dello scudetto 2005- 06. Si merita un titolo soltanto alla luce di comportamenti limpidi, ma quando la condotta non è esemplare, allora non è giusto assegnare lo scudetto. E la Juventus sta agendo di conseguenza“.