Vlahovic giura amore alla Juve: “Amo questo club”
Vlahovic giura amore alla Juve in una intervista concessa a poche ore dal big match contro l’Inter di questa sera a San Siro.
Questa sera a San Siro va in scena un match di fondamentale importanza fra Juve e Inter. A San Siro ci si gioca un pezzo di Scudetto in una sfida che non sarà decisiva ma certamente che può cambiare le sorti dell’una o dell’altra squadra.
I nerazzurri hanno operato il sorpasso vincendo a Firenze dopo il pareggio casalingo dei bianconeri contro l’Empoli e con una partita ancora da recuperare possono potenzialmente pensare a una mini fuga.
Al triplice fischio di questa sera mancheranno ancora 3 mesi di campionato e dunque il tempo per recuperare ci sarebbe, ma la squadra di Max Allegri non vuole fallire l’appuntamento.
E nemmeno Dusan Vlahovic, a segno nella gara di andata terminata 1-1 ma mai a San Siro né contro l’Inter né contro il Milan fra Fiorentina e Juventus. E il serbo giura fedeltà ai colori bianconeri.
Juve, le parole di Vlahovic nell’intervista a BeIn Sports
Vlahovic è il protagonista di una intervista concessa a BeIn Sports. E giura amore: “Amo la Juve e amo Torino” ha dichiarato, “Mi sto trovando benissimo qui e l’ambiente ha superato le mie aspettative”.
Poi su di sé aggiunge: “Ora sto benissimo sul piano personale e sono contento di aver aiutato la squadra a ottenere i risultati che volevamo. Ora dobbiamo continuare così, quando si vince si lavora meglio”.
Vlahovic, intervista su Mondiale e razzismo
Nell’intervista completa c’è spazio anche per parlare di altri temi, come il Mondiale in Qatar dello scorso anno: “Non stavo bene, non riuscivo neanche ad allenarmi e mentalmente è stato molto difficile. Non è stata l’esperienza che mi aspettavo. Avevo una grande chance come quella dei Mondiali, ma non potevo fare quello che volevo”.
Infine, sul tema razzismo e l’episodio che ha coinvolto Maignan a Udine: “Non è solo, siamo tutti con lui. Faremo di tutto per far sì che non accada più, è inaccettabile discriminare qualcuno per il colore della pelle. Siamo tutti uguali”.