Clamoroso Maldini, Milan già dimenticato | Con la nuova squadra ritorna il sorriso
Dopo essere stato scaricato da Cardinale, l’ex dirigente rossonero appare sempre più vicino a un nuovo incarico.
La off-season della Serie A ha regalato poche sorprese. Il palcoscenico è stato rubato dalla solita Premier League e dalla new entry lega saudita, che hanno dominato il mercato e fatto incetta di campioni. Acquisti altisonanti, in termini di nomi, non ve ne sono stati, così come non sono avvenuti scossoni sulle panchine di vertice (di Spalletti si sapeva da tempo che avrebbe lasciato). Tutto è proseguito in continuità rispetto alla stagione precedente.
L’unica notizia che ha colto di sorpresa tutti è stata comunicata dal Milan, il giorno dopo la fine del campionato 22-23. Paolo Maldini e Ricky Massara, i due “architetti” della rosa che è tornata ai vertici del calcio italiano dopo undici anni, sono stati licenziati da Gerry Cardinale, numero uno di RedBird.
L’annuncio ha preso in contropiede tutti, compresi i due dirigenti che stavano già lavorando alla nuova campagna acquisti. Avevano trovato un accordo con il Chelsea per Ruben Loftus-Cheek e avevano bloccato Daichi Kamada, che a breve si sarebbe svincolato dall’Eintracht Francoforte.
Secondo quanto appreso nei giorni successivi, Maldini e Massara sarebbero stati ritenuti responsabili del mancato miglioramento della rosa e di un mercato fallimentare – che infatti è stato smantellato nelle settimane successive. Al loro posto non sono arrivate figure nuove, ma sono state promosse quelle che già c’erano: Giorgio Furlani (amministratore delegato) e Geoffrey Moncada (capo-osservatore) hanno mantenuto la stessa carica con maggiori funzioni operative, mentre Antonio D’Ottavio è stato nominato direttore sportivo.
New job?
Cosa c’è nel futuro di Paolo Maldini, adesso? L’ultima volta che ha lasciato il Milan, nel giorno del suo addio al calcio giocato, ha impiegato nove anni per tornare ad avere un ruolo apicale, seppur in altre vesti. Nel mentre ha sempre rifiutato ruoli non operativi, simbolici: non è quello a cui aspira.
Ciò a cui aspira potrebbe trovarlo in Inghilterra, più precisamente a Manchester. Secondo quanto riportato dalla stampa inglese, infatti, il suo nome è in cima alla lista dei candidati alla dirigenza del Manchester United, quando Jim Ratcliffe ratificherà il passaggio di proprietà. Secondo il Telegraph, insieme a lui ci dovrebbe essere anche Massara.
Che fatica!
Dai diavoli rossoneri ai Red Devils è un attimo. Maldini avrebbe il compito di ricostruire e riportare in gloria una realtà che, dall’addio di Sir Alex Ferguson, non è stata più capace di essere competitiva. E lo farebbe a Old Trafford, teatro di una delle notti più importanti della sua carriera.
Il Manchester United nonostante abbia speso in media negli ultimi dieci anni circa 200 milioni di euro a stagione, non è mai riuscito a risultare competitivo. Anche in questa stagione sta faticando: occupa la sesta posizione in Premier League e l’ultima nel girone di Champions League.