Addio Ranieri, colpo di scena alla vigilia di Cagliari-Juve | Ha deciso tutto lui
Claudio Ranieri ha sorpreso tutti con delle dichiarazioni inattese alla vigilia della sfida contro la Juventus.
Ci sono allenatori nella storia del calcio, che pur non avendo vinto niente, o comunque pochissimo in confronto con i grandi tecnici degli ultimi decenni, sono comunque destinati ad essere ricordati per sempre dagli appassionati di sport.
Questo è ad esempio il caso di Marcelo Bielsa, un allenatore con un palmares semplicemente inesistenti rispetto a mostri sacri come Ancelotti o Mourinho, ma che nonostante questo, gode già adesso di una popolarità tra i veri appassionati di questo sport praticamente identica.
Si dice spesso che nel calcio solo chi vince viene ricordato, ma questa è una frase vera solo a metà, altrimenti non staremmo ancora a guardare il documentario sul leggendario Olanda di Cruijff che non riuscì però mai ad ottenere un titolo mondiale in quel periodo. Lo stesso si può dire di Claudio Ranieri.
Un allenatore che ha avuto una carriera molto importante, e ha allenato diversi top club in Italia come Roma e Juventus, ma che può vantare un unico scudetto vinto.
Ranieri, un allenatore che resterà nella storia
Un titolo che però resterà per sempre nella storia della Premier League e forse dell’intero sport mondiale, perché è rarissimo che una squadra come il Leicester possa arrivare a vincere uno scudetto in un campionato così competitivo come quello inglese, e con una rosa che non convince nessuno a fine stagione, nemmeno sulla certezza di poter ottenere una salvezza tranquilla e non retrocedere.
Ranieri non è mai stato un allenatore in grado di proporre un gioco particolarmente sofisticato. Anzi, le sue squadre si sono sempre caratterizzate per un gioco molto reattivo, con grande solidità difensiva e propensione ad approfittare delle ripartenze piuttosto che sul dominio del gioco.
Ranieri: “Sono andato via ma non ho rimpianti”
Eppure è stato amato in ogni piazza in cui è andato, anche quando i risultati lo hanno portato all’esonero. Senza dimenticare che di traguardi importanti ne ha raggiunti anche dopo il Leicester, come la promozione ottenuta con il Cagliari lo scorso anno, rianimando una squadra presa in corsa che non sembrava poter ambire a questo traguardo.
E proprio alla vigilia della sfida con la Juventus, il tecnico ha voluto ripercorrere il suo addio al club bianconero, che ha guidato un decennio fa: “Quando c’ero io penso che il bilancio fosse buono, ho ripreso una squadra dalla Serie B. Due anni super positivi nei bianconeri, siamo arrivati terzi e secondi e non c’erano i campioni degli anni precedenti. Ho smesso io di allenare, non mi hanno mandato via e non ho rimpianti, ma questo lo spiegherò quando smetterò di allenare”.