[LIVE] Calciopoli: la diretta dal tribunale di Napoli

calciopoli2Come promesso, grazie all’impagabile lavoro dell’amico Enzo Ricchiuti, a partire dalla prima mattina (indicativamente dalle 9) e per tutto il giorno vi proporremo un aggiornamento live dal tribunale di Napoli dove è in programma l’importantissima udienza di Calciopoli con l’ultimo controesame del colonnello Auricchio e i fuochi d’artificio promessi dai legali di Luciano Moggi. Vi consiglio di ricaricare la pagina (F5) spesso, perchè sarà aggiornata di continuo. Oltre che su Juvemania, la diretta live è presente su questa pagina Facebook.\r\n

Aggiornamenti a seguire.

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[ore 08:20] Buongiorno a tutti. Sto per recarmi in Tribunale. Dista nulla (purtroppo e per fortuna) da casa mia.  Si fa subito ad andarci ma si è costretti anche ad una familiarità imbarazzante con i suoi riti e protagonisti. Ieri ad esempio sotto casa m’è toccato Narducci in jeans con sigarettina post pranzo. Ne deve digerire un bel po’ di questi tempi.  Vado. E’ l’udienza che aspettavamo da quattro lunghissimi e violentissimi anni. A Napoli piove. Ma è troppo tardi per fermarci.

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[ore 09:51]  Sono in aula. Condizioni impossibili. Sovraffollamento.\r\nMolti ragazzi fermati all’ingresso: vietato l’accesso alla 216, la stanza di Moggi.\r\nAttendiamo la corte.\r\n\r\nPompilio in lamé. Fotografi ovunque.\r\nLa manifestazione fuori il Tribunale non si è svolta. Causa pioggia, suppongo. Gli organizzatori sono dentro, però.\r\nLa questione oggi è una sola, al di là di quel che potrà ancora dire Auricchio nel residuo contro interrogatorio.\r\nLa questione è : ammetterà il Pres. Casoria le nuove intercettazioni trovate dalla difesa di Moggi ?\r\nSe si, si riapre il processo sportivo.\r\nSennò, lo faremo forse riaprire noi.\r\nNon sottovalutiamoci. Siamo tanti. Se stiamo qui, a questo punto, è solo perché l’abbiamo voluto noi.\r\n\r\n[ore 09:54] Vogliono sgomberarci in favore dei grandi media, quelli che ci hanno distrutto.\r\n\r\n[ore 10:03] Sto dentro. Sfuggito alla polizia. Casoria all’appello. Ambrosino etc.\r\n\r\n[ore 10:10] Attesa spasmodica.\r\nNon si respira.\r\nPrioreschi fa la richiesta. La richiesta delle richieste.\r\nRisultato\r\nCasoria: “la illustri”.\r\nE’ fatta!!!!\r\n

Arrivato Moggi. Tentata invasione dell’aula da parte dei tifosi. La polizia s’incazza.\r\nPrioreschi: così facevano tutti. Pranzi, cene, griglie. Tutti facevano tutto.\r\nRichiede di trascrivere 75 telefonate.\r\nProdurre poi i tremila contatti derivati dall’incrocio utenze designatori-dirigenti.\r\n

Il Pm Narducci formalizza. Chiede mezz’ora di tempo per esaminare la documentazione della difesa e poi interloquire sulla richiesta delle richieste.

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[Ore 10.20] La difesa Pairetto chiede altrettanto. Tempo. Casoria ritiene di esaminare le richieste alla prossima udienza.

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[Ore 10.24] Casoria chiede la produzione di questo famigerato elenco delle telefonate per la prossima volta e rimanda tutto alla prossima udienza. Amen. Auricchio ? Arieccolo. Continua il controesame del colonnello.

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[Ore 10.28] E’ la difesa Mazzini ad avere l’onore del primo round. La tensione però è scemata visibilmente. Schede svizzere a Mazzini ? Non sa. Incontri criminogeni del Mazzini ? Non ne ha contezza.

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[Ore 10.50]\r\nLa difesa Mazzini cerca di evidenziare la marginalità dell’ex funzionario. Coerente con l’immagine del Mazzini parolaio e chiacchierone senza arrosto che sin dall’inizio si è accreditata. Sostanzialmente vi è riuscita, anche grazie al solito Auricchio. Una deposizione senza assoluti, prese di posizione nette. na deposizione da mediano. Trofino, difesa Moggi. Siamo a livelli alti, in tutti i sensi. Sia come foro che come centimetri.\r\nArgomento: Baldini. Amicizie pericolose ? Auricchio nega. Mai stato a Trigoria.\r\nAntonelli ? Fu convocato da Auricchio. Oggetto, procura Blasi. Sottratto dalla Gea all’anonimato.\r\nQuanto durò l’interrogatorio a Baldini? 11:30 – 17:50. Lungo. Presenti ? Nessuno.\r\n

[Ore 10.55] Anomalie ? Per Auricchio nessuna. Neanche uno stop in tante ore di interrogatorio. Manco una pipì, un caffè. Baldini e Auricchio da soli, soli soli per ore senza fermarsi mai. Sembra romantico. Una canzone. Senza fine. Paparesta ? Dieci ore di esame, invece. Ma non erano soli. Sei pagine di interrogatorio per dieci ore di deposizione. Stesso giorno, Copelli. Quante ore Copelli ?

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[Ore 11.17] – Galati ? Trofino va al sodo. C’è una pletora di interrogatori effettuati dal team di Auricchio durati ore ed ore, con spesso carenze formali gravi. INTERROGATORI SPESSO FINITI ALL’UNA DI NOTTE. Interrogatori interminabili, durati all’assurdo. Ma con la curiosità di aver partorito da tale montagna di parole piccoli verbali. Topolini, praticamente.\r\nMartino Manfredi, insinua Trofino, era preoccupato nel mentre verbalizzava del suo coinvolgimento nelle indagini\r\nAnche Baldini, conferma Auricchio.\r\nTrofino fa la madre di tutte le verifiche sulla genuinità e spontaneità delle deposizioni. Ed Auricchio ancora una volta conferma.\r\nI teste ascoltavano prima le telefonate e poi… E poi. Tanto Auricchio sta a posto, nella sua ottica. Questo “assist” era messo nero su bianco.\r\n\r\n

Nel frattempo TuttoSport se ne esce con una news:\r\nIl giudice Teresa Casoria si rivolge al pm Narducci: « Le telefonate mi sembrano rilevanti»\r\nContrariamente, La Gazzetta insiste a tenere in homepage la dicitura “intercettazioni irrilevanti”, negando l’evidenza dei fatti. Ma non è una novità, giusto?\r\nProseguiamo con il live da Napoli….\r\n\r\n

[Ore 11.15] L’incontro di Livorno. Trofino: la Juve era già Campione d’Italia. Lei, Auricchio, ha sottovalutato che con la gara del venerdì il Milan era già fuori dallo scudetto. Quindi la riunione non era come descritta dalla informativa.\r\nLa cena è stata fatta con gran clamor di piatti solo per cenare con Mazzini ? Evidentemente.\r\nC’era altro forse. Ma nell’informativa secondo Trofino, no.\r\n“Mi aiuti lei”: Auricchio chiede a Casoria di capire gli enigmi della sfinge Auricchio.\r\n“Le risulta dalle intercettazioni se oltre a Facchetti sia andato Moratti da Bergamo ?”\r\n“Se il presidente dell’Inter è Facchetti, si”.\r\nAuricchio protesta: non era un tè come un altro.\r\n

[Ore 11.26] Trofino, Auricchio e le rogatorie. E vai.\r\nStiamo nel cuore dell’attacco a Moggi. Le schede svizzere.\r\n“Un suo ufficiale si è recato in Svizzera per acquisire gli intestatari di queste schede ?”\r\n“C’era una volta De Cillis che…”\r\nTrofino non ama le fiabe. “Non voglio sentire la storia di Adamo ed Eva”.\r\nRiassunto. De Cillis denuncia di essere lui il venditore delle schede svizzere ai cc di Como.\r\nAuricchio manda la sua gente a Como ad escutere De Cillis.\r\n“Ha indicato i seriali”. Nessun sequestro fisico di materiale.\r\nTrofino parla del maresciallo Nardone che ha dichiarato a Prioreschi di essere andato al negozio De Cillis ed aver addirittura faxato le schede. Pochi cazzi. Se c’è la materialità delle schede, senza rogatoria le schede svizzere vanno processualmente al macero. Auricchio guarda nel pc.\r\nCasoria è la Pietà: “facciamo un’altra domanda”.\r\n

\r\n[ore 11.32] Trofino non ha pietà. Il negozio De Cillis è territorio svizzero. Pochi dubbi. Senza autorizzazione al prelievo o acquisizione è tutto nullo.\r\nRilegge la deposizione Nardone a Prioreschi.\r\nNardone aveva dichiarato: la documentazione l’abbiamo presa noi e acquisita. I numeri delle sim ? Una decina. Quelle dalle quali sono scaturite le indagini.\r\nAuricchio nega. Non ci sono sequestri. Acquisiti solo i seriali. Dati documentali.\r\n“Le risulta che ho dato un ordine di andare in Svizzera ? ”\r\nE se ci sono andati lo stesso ?\r\n“A me non interessa”.\r\nCi è andato o non ci è andato o non ci è andato o ci è andato ? Trofino preme per spremere il succo.\r\n“Non so, non escludo, irrilevante”. E’ il manuale del perfetto Impiegato. Lui, Auricchio, sta a posto. I suoi sottoposti, chissenefrega…\r\n\r\n[Ore 11:32] Casoria: ma Nardone viene inviato da lei? No, dice auricchio. Poi dice che Chiasso non rientra nelle rogatorie, poi si corregge e in aula scoppia il casino.\r\n\r\n[ore 11.40] Mercato. Moggi era il più bravo di tutti. Usava schede straniere per questo motivo mercantile, perché l’avevano probabilmente intercettato in passato e soffiato qualche buon affare (Stankovic mi sovviene).\r\n“Le è venuto in mente di fare una indagine per verificare se nel corso delle trattative presidenti e dirigenti parlavano con Moggi su queste utenze svizzere ?”.\r\nAuricchio, “Non era oggetto d’indagine”, non si smentisce mai. Davanti alla fine del mondo, direbbe “non è mia competenza”.\r\nAndiamo avanti, tambureggia Casoria che del mistero Auricchio ha ormai una soluzione definitiva riassumibile in due parole. Appunto. Andiamo avanti.\r\nTrofino cerca di inserire una delle telefonate nuove. Di ascoltarla addiritura. Narducci: “Non è nell’elenco”.\r\nFacchetti chiama Bergamo, 26/11/2004.\r\n\r\n[Ore 11.45] “E’ il clou di tutto il processo, Presidente. Le griglie. Non tarpi la nostra difesa”.\r\nCasoria non tarpa.\r\nTrofino legge.\r\nFacchetti parla di griglie. Lo fa meglio di Moggi. Non è generico.\r\nNon si affida al caso. Fa presto presto.\r\nMandami questo, mandami quello.\r\nInvece Moggi ? Più possibilista, umano.\r\nNon mandami, ma tu chi metteresti.\r\nLa differenza tra l’efficienza milanese probabilmente, un po’ arrogante un po’ impaziente. E l’umanesimo moggiano.\r\n\r\n[Ore 11.50] “Mentre con Moggi si parla di varie ed eventuali, loro si sono trovati una telefonata metti Collina. Era più grave come cosa ? Perché non l’ha trascritta ?”.\r\n“Trascritta dove ?”. Primo movimento: lo stupore.\r\nSecondo movimento poi: la negazione\r\nTrascritta secondo Auricchio.\r\nMa non inserita nelle informative.\r\n“Non è stata valutata rilevante investigativamente”.\r\n”Ah, e invece avete ritenuto importanti le telefonate fatte da casa di Bergamo nelle quali le mogli parlavano del menu della cena…”\r\nOooh del pubblico. Applausi.\r\n\r\n[Ore 12.04] “Lei ha fatto fotografare a Via Bernini Moggi e i suoi avvocati Trofino, Melandri e Giulia Bongiorno ?”. Rilevanti persino gli incontri tra Moggi e i suoi difensori. Una persecuzione prima ancora che una violazione del diritto alla difesa. “Non c’ero”. E allora. Passiamo all’ascolto di conversazioni su utenze… Moggi e Bergamo riguardanti ragù, chi aveva lavato i piatti quando. Cose domestiche, familiari.\r\nTrascritte, urla Trofino, queste trascritte e quella di Bergamo e l’Inter no ? Perché ? “Lei ha ascoltato Manfredi Martino. Il quale dichiarava di escludere matematicamente che si sapesse l’esito del sorteggio prima delle 11 e 30. Nell’informativa ci sono gli sms di Manfredi Martino a Meani etc con l’esito.\r\n\r\nSms prima delle 11 e 30. Perché lei nonostante questo ha sottolineato che Moggi sapesse l’esito del sorteggio ?”, presentandolo cioè come prova a carico degli inciuci moggiani. Perché trarre conclusioni del genere avendo agli atti la messaggistica di Manfredi Martino che semmai smentivano che Moggi fosse un manipolator…e reso edotto prima degli altri dalle sue demoniache fumisterie ?\r\n\r\nPerché scrivere nell’informativa che fosse strano che Moggi lo sapesse ? Perché vi meravigliate solo per Moggi, perché pensate che Moggi controllasse il calcio italiano con l’acqua calda che conoscevano tutti ? “Se Meani sapeva, questo non assolve Moggi”.\r\nFatta. Tutti colpevoli.\r\n\r\n[Ore 12.10] – PAUSA. Si torna a respirare in aula….\r\n\r\n[Ore 12.30] Pausa. Atmosfera ? Caos calmo.\r\nAula troppo piccola. Ci sarebbe voluto l’Ucciardone come al maxi processo.\r\nFaccio pubblicità ad Antonio Corsa: se lo merita.\r\nMi intrattiene piacevolmente il presidente dello Juve club di Monticiano.\r\nIl direttore l’ha visto a Pasqua. Sereno. Poi. Che sia sereno fuori e dentro abbia dolore per questi quattro anni, concordiamo, è pacifico. Cosa gli costi quella serenità, lo sa solo lui.\r\n\r\n[Ore 12.48] Trofino è stanco. Ma va avanti e lotta insieme a noi.\r\nMilan-Juve, griglia ? Collina, Trefoloni e Paparesta.\r\nFavorevoli alla Juve costoro ? Sono indagati costoro ?\r\nNo.\r\nLe pare logico (ma Trofino precisa, non è la domanda) e al sentir parlare di logica Capuano fa opposizione.”Niente cappelli (e manco vestiti)”. Questa Cupola così sgangherata da mandarsi un arbitro non amico per la gara decisiva: Trofino oramai si abbandona alla malinconia. Indagini se per caso questi tre non amici fossero diventati magari amici ? Manco a parlarne.\r\nA proposito di triste, solitario y final. Ecco la colonna sonora ideale. Lo sdoganato De Santis, successo della primavera estate di questo deserto chiamato processo.\r\nSdoganato, donde l’avete ricavato ? “Lei banalizza”. Auricchio è come Satta Flores ci C’eravamo tanto amati, quello appena arrivato a Roma. Quello Er Più oltre.\r\nTrofino non va al cinema. Ora poi. Troppo stanco. Quali i fatti ? Quali ?\r\n”Lo esterna personalmente in diverse intercettazioni. Le devo indicare ?”. Ma si figuri.\r\nQuali ?\r\n\r\n[Ore 12.51] Boh.\r\nAuricchio le sta cercando ‘ste intercettazioni. ‘Ste prove provate che De Santis era il bandito del sertao, ‘ste confessioni della diserzione. Giura.\r\nPerò non s’accende il pc. Il suo.\r\nMannaggia.\r\n\r\n[Ore 12.57] Trofino borbotta scocciato. Peccato per il rumore del pubblico. Sennò scocciato si sentirebbe come incazzato.\r\n”Prendo atto” e chiude.\r\nSi va a casa ?\r\nSenza pc, Auricchio non esiste. Non ha memoria.\r\nSi prosegue uguale, tanto non è che cambi qualcosa. Il non ricordo è uguale, con o senza pc. Viene tale e quale\r\nGandolfi, difesa Meani. Brusìo. “Ci hanno pure la faccia di venir qui”.\r\n\r\n[Ore 13:14]\r\nIl controinterrogatorio dell’avvocatessa per conto dell’impiegato Meani si svolge in un clima quasi surreale.\r\nCon la gente rimasta ad accalcare all’in piedi in attesa che esca la Primavera e torni in campo la partita vera.\r\nL’avvocatessa che nelle precedenti udienze si era fatta notare principalmente per la preoccupazione di perdere l’aereo e per le storie sui tassisti di Napoli, quelli del giro lungo così il tassametro scorre e che oramai non la fregavano più, si guarda bene dall’entrare nel merito delle telefonate. Guarda la forma, se Meani era indagato, i giudizi à la James Bond di Auricchio nelle informative (”depistaggi”, “inquinamenti”). La teoria è quella Mazzini:\r\n\r\n[Ore 13.28]\r\n“l’uomo senza qualità”.\r\nLe telefonate “vere”, almeno per quelle bestie dei cronachisti, le ultime, sono altrove. Non nelle domande figurarsi nelle risposte.\r\n\r\n[Ore 13.34]\r\nSon tempi minori.\r\nDifesa Gimignani.\r\nQuante volte Gimignani nella griglia per la Juventus ?\r\nDue.\r\nGrazie.\r\nDifesa Bertini, che ad Auricchio aveva strappato l’impegno ad Auricchio di fornire numero telefonate con elenco telefoni intercettati. Auricchio, dia i numeri. Li dà. Oramai non fa più notizia.\r\nToh, la Pubblica Accusa. Controesame, va il giudice ragazzino (in tutti i sensi) Capuano.\r\nChiede ancora numeri, trovandosi facendo. Quante telefonate Ambrosino, Dattilo, Fabiani.\r\n\r\n[Ore 13.40]\r\nMi chiedono di Beatrice. L’han trasferito, rispondo, ha fatto carriera (senza offesa, è una cosa dai tempi dei tempi assolutamente lecita, la prassi).\r\nAl suo posto un ragazzinino, oggi che il processo sta andando in malora per la pubblica accusa a mio avviso praticamente mandato al massacro.\r\nIl suo controesame è assolutamente inutile. Chiede progressivi mentre la gente va via. E’ la teoria dei quanti spiegata ad una assemblea di condominio di quelle fatte apposta un po’ tardi. Di quelle ( da ultima chiamata per qualcuno ) in prima convocazione.\r\n\r\n[Ore 13.43]\r\nLa numismatica spiegata in un locale di lap dance, mentre la gente va al bar incerta tra chi far cucinare, un Moratti o (anche) un Pradè.\r\nSembra una collezione di francobolli questo Capuano-Auricchio. E’Renato che ti porta al cinema e guarda il film.\r\n\r\n[Ore 14.06]\r\nSolo sul tormentone schede Sunrise, capitolo intestatari, c’è un certo risveglio. Non a caso quando il gioco si fa duro, parla duro Narducci. Auricchio smentisce siano uomini di mercato.\r\nVola il nome di Branca.\r\nAuricchio dice che De Cillis ha fornito solo i seriali, e se ne lava le mani. Se Branca è stato compendiato, qualcun altro leggerà e ricompendierà.\r\nPrioreschi ritorna sulle informative sulle schede pane e cioccolato.\r\nAuricchio non era in servizio all’epoca.\r\nLe ha poi lette ?\r\nLe ha lette.\r\nQuando ?\r\nLe ha lette.\r\nI dati riferiti allora in sede di interrogatorio sono de relato. Un latinismo che significa, per sentito dire.\r\nL’Antitrust ha aperto l’indagine sulla Gea il 31 Marzo del 2005. Difficile che il primo Febbraio del 2005 Antonelli sia venuto da lei per parlare di una indagine non ancora aperta. Ma Auricchio continua a dire che con Antonelli non ha parlato di indagini sul calcio. Prioreschi, che il processo Gea l’ha fatto, però è perplesso. Antonelli a Roma Gea ha detto altro.\r\n“Ho parlato genericamente”. Cioè, ad Antonelli ha fatto cenno del processo al calcio prossimo venturo senza però scendere nei particolari.\r\nBaldini, ancora Baldini.\r\n\r\n[Ore 14.13]\r\nPrioreschi vuole verificare l’attendibilità del teste.\r\nCapuano protesta. Alla fine dell’esame si fa ?\r\nBeh, fosse pure la fine da qualche parte si dovrà pur cominciare.\r\nAuricchio & Baldini, sappiamo come Auricchio se l’è ricordata. Due caffè, fideiussioni fasulle del trovarobe Baldini per iscriver la Maggica Roma. Nient’altro.\r\nBaldini gli avrebbe presentato una giornalista di Milano Finanza interessata a conoscere, pare, i risvolti economici e finanziari di una eventuale indagine sul ricco, pericoloso, addentellato ed opulento mondo del calcio.\r\nErgo.\r\nPresento ergo so. Giusto ? \r\n\r\n[Ore 14.27]\r\nPer Auricchio, Baldini gli avrebbe fatto due imbeccate in tutto.\r\nAntonelli, Capitalia.\r\nDove la imbeccava ? Opposizione. Irrilevante in quale Bar, non si fa pubblicità.\r\n“C’era una certa stima con Baldini, dalla quale Auricchio prendeva informazioni”. Parola del Presidente.\r\nAuricchio va via. E’fuori dal processo.\r\nSembra una vita fa che tutto è nato da lui. Ma è giusto così.\r\nIl nuovo che avanza, le nuove cose, Auricchio le ha già viste da fuori.\r\nProssima udienza al 20.\r\nNarducci nel mentre annuncia Ancelotti come teste d’accusa fa un giro lungo (si chiama sarcasmo) per dare la benedizione la prossima volta alle novità.\r\nParla al plurale, in nome del popolo italiano probabilmente.\r\nNon ci opponiamo. Le nostre, certamente, non le disconosciamo. Novembre e Dicembre del 2004, trascritte dal Tribunale, queste si. Ma non solo. Sono tante le nuove ma che importa.\r\nUna serie numerosa di conversazioni, ma la Procura non si oppone.\r\nNon si oppone neanche ad una telefonata del Pres.del Bologna Cipollini a Paolo Bergamo riguardante Mazzone e un giornalista che vuole intervistarlo. Cipollini chiama Bergamo per dare il numero di Mazzone.\r\nNon si oppone neanche alla telefonata con le condoglianze a Facchetti per la sorella morta.\r\nInsomma.\r\nNarducci dice: sono tutte irrilevanti, le trascriviamo tutte perché tanto.\r\n\r\n[Ore 14.33]\r\nBergamo in deposizione spontanea.\r\nMacchè Cene delle Beffe.\r\nA cena non si facevano imbrogli ma si degustava cibo, amicizia e buoni rapporti.\r\nAnzi. Nelle telefonate ci sarebbe una conversazione con il Galliani nella quale un incontro viene spostato a fine stagione per ovvi motivi di opportunità. Per non farsi parlar male addosso. Tanto tatto, tanta accortenza. E invece.\r\nSorteggi ? Boh. A lui le palline gliele facevan girare i giornalisti. Chi li conosce. Sorteggio regolare, contatti previsti, tutto a norma di regolamento. In quegli anni non c’era monotonia e l’albo d’oro lo testimonia.\r\n\r\n[Ore 14.37]\r\nLa difesa Meani fa opposizione perché delle nuove intercettazioni non vengano trascritte quelle dall’utenza Meani. In quanto Meani non doveva neanche essere intercettato.\r\n“Prossima volta, l’elenco”. Materna Casoria, dà al processo il tocco giusto.\r\nPremura.\r\n\r\nFine.\r\n

Enzo Ricchiuti

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