Processo Juve, novità in vista dell’udienza preliminare
Il prossimo 27 marzo comincerà il processo ordinario alla Juve, con l’udienza preliminare che si terrà davanti al Gup di Torino. O forse no, perché emerge una novità in merito alla sede che potrebbe dilatare i tempi.
La sosta per le Nazionali permette alla Juve di ricaricare le batterie in vista del rush finale. La rimonta Champions è sempre più concreta e l’ambiente bianconero crede fortemente nell’impresa, nonostante la pesante penalizzazione. In questa pausa però comincia anche il processo ordinario a carico del club nell’ambito dell’inchiesta Prisma. E già dall’udienza preliminare potrebbe emergere una prima novità molto importante per tutto il procedimento.
Processo Juve, il 27 marzo è prevista l’udienza preliminare davanti al Gup di Torino. O forse no
Lunedì è il giorno in cui comincerà il processo ordinario a carico della Juve. Le indagini nell’ambito dell’inchiesta Prisma si sono concluse e i magistrati hanno depositato gli ultimi incartamenti prima del via al procedimento. Tra i pm non ci sarà Ciro Santoriello, sostituito dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dal sostituto Mario Bendoni. L’udienza preliminare avrà luogo presso la Procura di Torino, davanti al Gup Marco Picco, che dovrà decidere in merito alla richiesta di rinvio a giudizio dei 12 indagati, tra cui Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene.
Non solo però, perché il Gup dovrà anche pronunciarsi sulla competenza territoriale. I legali della Juve hanno infatti chiesto di spostare il processo a Milano o a Roma. Come aveva anticipato Tuttosport e come conferma l’ANSA, l’intero procedimento potrebbe essere trasferito alla Corte di Cassazione, come previsto dalla riforma Cartabia, entrata in vigore lo scorso dicembre, per evitare qualsiasi tipo di incompetenza a livello di territorialità. Se il Gup Picco dovesse decidere per il trasferimento, le tempistiche del processo si dilaterebbero ancora di più.