Dalla difesa in campo alla fiducia ritrovata: ecco perché Allegri crede in Kean
Allegri crede in Kean. L’attaccante italiano ha sbloccato Spezia-Juve dopo una settimana di polemiche, fischi e scontri verbali. E ora vuole ripagare la fiducia concessagli dal tecnico bianconero nelle prossime uscite.
La Juve ha ritrovato la vittoria al Picco di La Spezia. Dopo il pareggio deludente con il Nantes in Europa League, i bianconeri hanno ripreso la marcia in campionato trovando tre punti molto importanti per la risalita in Serie A. Ad aprire le marcature è stato Moise Kean, su perfetto assist di Kostic dalla sinistra. Un gol sporco, con un sinistro colpito male che si è comunque insaccato alle spalle di Marchetti. Proprio il classe 2000 che ha vissuto una settimana molto travagliata.
La mente torna alla scorsa giornata, contro la Fiorentina, quando un tifoso dagli spalti ha fischiato il giocatore reo di aver perso un pallone in un momento in cui la squadra soffriva. Massimiliano Allegri lo ha difeso, andando a muso duro con lo spettatore che non ha voluto incoraggiare Kean in difficoltà. Il tecnico lo ha protetto e gli ha dato una nuova chance, proprio al Picco. Fiducia ripagata con il gol dello 0-1. E poco altro, in realtà, ma il livornese crede in lui.
Allegri crede in Kean: i numeri dell’italiano
Nonostante tutto, i numeri di Moise Kean non sono negativi. Sono 5 i gol in Serie A quest’anno in 21 presenze, lo stesso bottino dell’anno scorso – in 32 gare -, che sommati ai gol in Coppa Italia e in Champions League fanno 7 totali, dietro solo a Vlahovic e Milik. Manca solo una rete per eguagliare il record personale in Serie A della stagione 2018-19, quando arrivò a 6 gol in 13 gare – ancora molto lontano dai 17 totali nell’anno giocato con il Paris Saint-Germain.
Kean però non ha ancora compiuto 23 anni – li farà il prossimo 28 febbraio – ed è per questo che Allegri crede ancora in lui. La maturità calcistica non l’ha ancora raggiunta e di margini di crescita ce ne sono parecchi.