Procura Figc: plusvalenze Juventus non servite per iscriversi al campionato
Dalle carte della Procura Federale emerge che gli addebiti nei confronti della Juventus sono lievi e le pene saranno dunque proporzionate
Le plusvalenze della Juventus non sono servite per iscrivere la squadra al campionato: i conti del club lo avrebbero consentito ugualmente. È quanto riferisce Tuttosport, che è venuto in possesso delle carte della Procura Federale. Secondo quanto emerge dal materiale che i magistrati sportivi hanno ricevuto dalla Procura di Torino, le operazioni finite sotto la lente d’ingrandimento, non sono servite per alterare i parametri utilizzati per l’iscrizione al campionato. E questo non è propriamente un dettaglio, poiché le pene della giustizia sportiva saranno parametrite proprio sulla base dell’impatto del mercato sul bilancio, sempre che sarà accertato che i trasferimenti siano stati realmente gonfiati o fasulli.
Plusvalenze: accuse lievi per la Juventus
Per la Juventus, dunque, si escludono a priori le pene più severe poiché le contestazioni sono quelle di “violazione dell’articolo 31, comma 1, e degli articoli 6 e 4 del Codice di Giustizia Sportiva”. Nella peggiore delle ipotesi, insomma, si andrà verso un’ammenda. Diverso, invece, se le plusvalenze sarebbero state realizzate per avere i requisiti di iscrizione al campionato. In quel caso, per i club coinvolti ci sarebbe il rischio di penalizzazione in punti. Intanto, la Procura Federale ha aperto un nuovo filone riguardante le plusvalenze dell’Inter, basate sul materiale ricevuto dalla Procura di Milano.