Plusvalenze: chiuse indagini della Procura Figc, cosa succede ora
La Procura Federale ha chiuso le indagini sulle plusvalenze: gli avvocati della Juventus subito al lavoro per la difesa
La Juventus ha annunciato ieri sera con una nota ufficiale di aver ricevuto notifica di chiusura indagini da parte della Procura Federale. I bianconeri, assieme ad altre 10 società di calcio – Napoli, Genoa, Sampdoria tra le altre – sono finiti nel mirino dei magistrati Figc per il caso plusvalenze. Nello specifico, gli esercizi finiti sotto la lente d’ingrandimento sono quelli delle stagioni 2018/19, 2019/20 e 2020/21. Cosa succede ora? A partire dalla ricezione della notifica, i legali della Juve e degli altri club hanno due settimane di tempo per accedere agli atti, capire cosa viene contestato e preparare la difesa.
Plusvalenze: quali conseguenze per la Juventus?
A cosa porterà tutto questo ambaradan? A tanto clamore mediatico e a conseguenze minime per tutti gli attori in gioco. Non è la prima volta che le plusvalenze finiscono nel mirino della giustizia ordinaria e di quella sportiva e non ci sono mai state conseguenze gravi. Nei confronti di Juve e Napoli l’ipotesi è quella di illecito amministrativo, punibile solo con un’ammenda. Diverso sarebbe il discorso se si contestasse l’articolo 4 del codice di Giustizia Sportiva, che può portare a punti di penalizzazione.
Del resto, lo stesso presidente della Figc, Gabriele Gravina, è stato chiaro sull’argomento, rispondendo al presidente Fifa Infantini, che parlava di un algoritmo per stabilire i prezzi fissi dei calciatori: “Ho parlato con Infantino, se ritiene che ci sia un criterio oggettivo contro le plusvalenze lo comunichi. Ho motivo di ritenere che non c’è, ma non voglio entrare nel merito dell’algoritmo. Ci sono leggi di mercato su cui né io né Infantino possiamo intervenire o incidere”.