Arthur valuta l’intervento per la calcificazione: i tempi di recupero
Arthur sarà in ritiro con la Juventus il 14 luglio, ma in caso di dolore si sottoporrà ad intervento chirurgico: rientra a settembre-ottobre?
Il rischio di un’operazione per Arthur è tutt’altro che congiurato e la Juventus ora resta col fiato sospeso. Il centrocampista brasiliano si sta allenando in Spagna con i suoi preparatori personali, poiché vuole presentarsi in ritiro in buone condizioni e fare bella figura con il nuovo mister. L’incognita è rappresentata però dalle sue condizioni fisiche poiché da febbraio scorso non c’è stata pace per il centrocampista brasiliano. Allora, l’ex Barcellona si è fermato per un forte dolore causato da una “calcificazione di natura post traumatica a livello della membrana interossea (fra tibia e perone)”.
Arthur: un infortunio lungo 6 mesi
Qualcuno ha ritrovato la cause nella botta rimediata durante Juventus-Atalanta, ma secondo gli esperti questo tipo di calcificazioni impiegano molto tempo per formarsi, ragion per cui dev’essere per forza qualcosa pregressa che si è poi riacutizzata. Nonostante ciò, nei mesi successivi Arthur ha deciso di non operarsi e di stringere i denti sia per giocare più partite possibili, sia per conquistarsi la Copa America. Il risultato è che con i bianconeri ha giocato poco, dando un apporto minimo, ma ha contestualmente perso anche la nazionale.
I tempi di recupero in caso di operazione
Ora, però, secondo la Gazzetta dello Sport, l’operazione torna ad essere un’opzione. Arthur si presenterà regolarmente in ritiro tra una settimana e si metterà subito al lavoro agli ordini di mister Allegri. Qualora il dolore tornasse, però, si dovrebbe fermare e questa volta operarsi. I tempi di recupero sono difficilmente stimabili, ma si parla già di un paio di mesi. Insomma, in caso di intervento a fine luglio, non rientrerebbe prima di fine settembre-inizio ottobre. Un problema in più per tutti, in primis per il diretto interessato, che deve convincere il nuovo tecnico. Centrocampista atipico, il brasiliano non si sente un playmaker e quindi potrebbe avere una chance come mezzala in un centrocampo a tre. Una brutta gatta da pelare per Allegri e la Juventus, che dovrebbe in caso di operazione acquistare un centrocampista in più, con un elemento da lasciare fuori lista Uefa e conseguente sovraccarico del monte ingaggi che si sta disperatamente cercando di abbassare.