Rabiot: “Alla Juve imparo ogni giorno, Ronaldo instancabile”
Rabiot intervistato da Billionkeys ammette: “Sì, alla Juve ho messo massa muscolare, ma è tutto frutto del duro lavoro”
Adrien Rabiot ieri è stato decisivo per la rimonta della Juventus a Udine. Oggi, il centrocampista francese ha rilasciato un’intervista a Billionkeys in cui racconta cosa si cambiato per lui da quando è sbarcato in Italia. “Quando sono arrivato mi consideravo già un ragazzone. Ho firmato a 24 anni, non è come se fossi arrivato subito dopo la mia formazione nel settore giovanile. Certo, quando ti trasferisci all’estero cambiamo molte cose. Ogni giorno che passa si matura. È un altro tipo di calcio, un altro modo di fare le cose, un’altra lingua. È un cambiamento importante a tutti i livelli”.
Rabiot: “Sì, alla Juve ho preso massa muscolare”
Più di uno ha notato che da quando gioca a Torino, Rabiot ha aumentato la propria muscolatura, ma ci tiene a precisare che è tutto frutto del duro lavoro quotidiano. “Rassicuro tutti, non prendo nessuna sostanza illegale! È vero che mi viene regolarmente segnalato che ho guadagnato massa muscolare. È il frutto del metodo di lavoro della Juventus. Tuttavia – continua il francese – non lavoro specificamente più di altri giocatori in sala pesi. Penso che sia più legato agli esercizi fatti sul campo durante il pre-campionato e durante la stagione, oltre che a uno stile di vita sano”.
La Juve è una palestra quotidiana, insiste l’ex Paris Saint Germain, che da quando è a Torino ha anche riconquistato stabilmente la nazionale francese. “Si impara ogni giorno, tutta la nostra vita e da tutti. Firmando per la Juventus, ho imparato un nuovo modo di lavorare. Con un allenatore come Andrea Pirlo non puoi che imparare! Può solo aiutarmi a progredire. Ho anche conosciuto nuove persone, ciascuno con le proprie capacità, compagni di squadra con qualità diverse e variegate. È un apprendimento continuo”.
L’esempio di Ronaldo
E poi c’è Cristiano Ronaldo, che con la sua cultura del lavoro trascina inevitabilmente tutto il gruppo. “La chiave del suo successo è lì: lavoro, lavoro e ancora lavoro. Sia nel calcio che in altre aree. Penso in particolare a Elon Musk, il capo della casa automobilistica Tesla. Sono grandi lavoratori che non si fermano mai. Da quando lavoro con Cristiano, ha mostrato grande rigore nel suo allenamento quotidiano. Ci confrontiamo spesso a riguardo, ma non ci sono segreti. Certamente ha un talento naturale, ma non è solo questo, sarebbe troppo facile. Ha anche l’intelligenza per conoscere bene il suo corpo. A trentasei anni sa esattamente come gestire i suoi sforzi. Non può essere appreso, è uno stato d’animo, una questione di volontà. Questo è quello che ricevo da lui quotidianamente, questa voglia di restare concentrato sulla sua prestazione atletica. Alla sua età gioca quasi tutte le partite, accumula fatica, un vero dispendio di energie eppure risponde sempre presente – conclude – La sua instancabile determinazione è esemplare”.