Pirlo: “Senza giocatori di esperienza fatichiamo, non siamo Ronaldo-dipendenti”
Andrea Pirlo difende il proprio lavoro e spiega perché Cristiano Ronaldo si è fermato prima di Benevento-Juventus
Quello di Benevento è il 5° pareggio stagionale su 8 partite per la Juventus e Andrea Pirlo non può essere soddisfatto. Soprattutto perché tre dei 17 punti attualmente in carniere sono arrivati a tavolino. “Avevamo gestito bene il primo tempo – commenta il tecnico bianconero a Sky – eravamo andati in vantaggio, potevamo chiuderla, perché abbiamo avuto delle occasioni per chiudere la partita, però non riusciamo ancora a capire bene i momenti della partita”. La Juve stacca la spina troppo facilmente e non sa gestire alcune situazioni che richiederebbero maggiore scaltrezza. Il gol subito alla fine del primo tempo ne è l’emblema.
“Abbiamo avuto un calcio d’angolo – conferma Pirlo – l’abbiamo battuto veloce, quando invece bisognava far finire il primo tempo tenendo il pallone. Abbiamo voluto giocare veloce, loro sono andati giù e abbiamo preso gol. Purtroppo non è il primo che prendiamo allo scadere, sia del primo che del secondo, quindi dobbiamo crescere velocemente perché dobbiamo capire che le partite non sono tutte uguali, i momenti delle partite non sono tutti uguali e vanno gestiti in modo diverso”.
Nel secondo tempo serviva probabilmente un giocatore in grado di spaccare la partita, quel Ronaldo che magari avrebbe potuto riposare contro la Dinamo Kiev visto che la qualificazione agli ottavi di Champions League è già stata ottenuta. “Nel finale purtroppo c’è stato un po’ di nervosismo, poca lucidità, quando invece bisognava essere più lucidi per cercare di fare gol. Però dobbiamo lavorare, continuare a crescere, cercare di capire bene in che stato siamo e il livello della partita qual è. Però quando ci mancano giocatori di esperienza e di personalità – che sono una cosa importante con il processo di crescita – facciamo fatica e lo abbiamo dimostrato stasera come in altre partite”.
Pirlo: “Ronaldo fermo? Decisione di entrambi”
A proposito dell’assenza di CR7, Pirlo lascia intendere che si sia stata decisiva la volontà del calciatore di riposare: “Già mercoledì in Champions aveva avuto in problemino e aveva voluto giocare ugualmente. Aveva poi deciso di recuperare perchè aveva giocato tante partite anche con la Nazionale, quindi è normale che qualcuno si affatichi e riposi. Stavolta è toccato a Ronaldo, in altre partite è toccato ad altri. E’ un peccato, sicuramente Ronaldo è un valore aggiunto, lo ha dimostrato in tutte le partite, però anche se nelle partite non c’è dobbiamo cercare di fare le nostre gare. Decisione del giocatore o dell’allenatore quella di non andare a Benevento? Tutti e due, lui era stanco, aveva bisogno di riposare, come hanno bisogno di riposare altri giocatori perchè hanno sempre giocato gli stessi soprattutto in difesa. Capita quando giochi tante partite ravvicinate. Capita a noi, capita anche alle squadre che fanno la Champions e giocano in Nazionale. Quindi penso sia un cosa un po’ normale per tutti”.
Il guaio è che senza Ronaldo, di attaccanti la Juve ha solo Morata e Dybala, ma sul mercato non si può intervenire. “Per adesso non si può prendere nessuno, siamo in pieno campionato e giochiamo con quelli che abbiamo”. Quanto al resto della squadra ci sono diverse cose che non vanno e il tempo corre.
“Stiamo lavorando sullo sviluppo del gioco, è normale che cerchiamo di giocare con due esterni, uno più offensivo e l’altro che arriva da dietro e cercare poi di portarlo a fare l’uno contro uno. A volte ci riusciamo, a volte meno, però purtroppo quando si sporcano le partite in questo periodo non riusciamo a vincere, possiamo solo risolverle giocando bene e facendo azioni pulite. E non è sempre così, come è capitato stasera e a Crotone. Quindi – insiste Pirlo – bisogna crescere velocemente. Quando capitano queste partite purtroppo, che si aprono, devi chiuderle, devi avere la forza e la caparbietà di gestire la partita e di chiduerle. Quando ormai vai in vantaggio poi la partita deve essere chiusa. Purtroppo non è stato così, un po’ manchiamo di personalità e quindi su questo dobbiamo lavorare”.
La difesa di Kulusevski
Quanto a Kulusevski, apparso assai involuto rispetto alle prime uscite, il mister lo difende così: “È un giovane e non può giocare tutte le partite, si gioca ogni tre giorni. Viene dal Parma e le partite non sono tutte uguali, il peso della palla alla Juventus è differente. E’ stanco e le responsabilità sono completamente diverse rispetto a Parma. Sappiamo cosa ci può dare, nelle ultime partite è meno lucido – insiste – ma noi vogliamo puntare su di lui. Chi me lo ha fatto fare? “Mi piace avere questo tipo di pressioni e vado avanti in questo lavoro”.