Juve – Ferencváros 2-1: Bianconeri agli ottavi sudando sette camicie
Juve – Ferencvaros 2-1, il commento: i bianconeri fanno un passo indietro dal punto di vista del gioco, ma contava passare il turno
Chi pensava che sarebbe stata una passeggiata di salute si sbagliava di grosso. Juventus – Ferencváros 2-1 all’Allianz Stadium di Torino nel match valido per il Gruppo G di Champions e tre punti che assicurano il pass agli ottavi con due turni d’anticipo. Tutt’altro che incantevole la prestazione della Vecchia Signora, soprattutto nei primi quarantacinque minuti. Juve piuttosto compassata quella della prima frazione di gioco, realmente pericolosa in una sola occasione con Paulo Dybala. Ma a passare in vantaggio sono gli ungheresi con un gol di Uzuni, che trova la via della rete cogliendo di sorpresa una retroguardia bianconera disattenta.
I magiari, blindati con un 5-4-1 arroccato e compatto, chiudono tutte le linee di passaggio e tolgono la profondità agli avanti bianconeri, pur tentando di colpire tramite delle discrete transizioni positive. Poi, dopo un gol annullato, arriva quello buono di Cristiano Ronaldo, che mette le cose a posto siglando l’1-1. Nella ripresa, seppur senza far strabuzzare gli occhi, Madama cresce a livello di prestazione, aumenta in modo esponenziale il suo volume di gioco e centra due legni clamorosi: il primo con Federico Bernardeschi e il secondo con Morata, entrato a gara in corso. Queste le due occasioni da gol più significative per i ragazzi di Pirlo. Poi, il numero nove spagnolo, a un soffio dal triplice fischio, incorna di testa e firma il 2-1 che fa volare la Signora agli ottavi di finale grazie a una sensazionale azione sull’asse Danilo–Cuadrado, ma anche per “gentile concessione” del portiere Dibusz, autore di un intervento di fantozziana memoria che facilita il sigillo dell’attaccante ex Atlético Madrid.
Juve-Ferencvaros: un passo indietro nel gioco
Del resto, la fortuna dà, la fortuna toglie, e in questo caso la Dea Bendata salda il suo debito con la Vecchia Signora dopo i due precedenti pali. Dunque, obiettivo raggiunto per la squadra di Andrea Pirlo, aritmeticamente al turno successivo. Però, in tutta onestà, un passo indietro dal punto di vista qualitativo rispetto alla partita di campionato contro il Cagliari. Juventus molto imprecisa, svariati errori nella misura dei passaggi e numerosi errori tecnici in generale per la squadra bianconera. Ma era indispensabile vincere a tutti i costi per archiviare la pratica qualificazione. Brutta, sporca e cattiva, ma agli ottavi di Champions League. Questa era l’unica cosa che contava.