GdF: “Nessuna pressione per l’esame di Suarez, Juventus non c’entra”
Con la vicenda dell’esame di Luis Suarez la juventus non c’entra nulla: lo ribadisce il colonnello Sarri della Guardia di Finanza
La vicenda dell’esame di italiano cui si è sottoposto Luis Suarez sta sollevando un polverone mediatico sulla Juventus. Ad alimentare le polemiche anche alcuni noti giornalisti, che chiedono chiarezza e addirittura l’intervento di Figc e Lega Serie A. Trattandosi di un’inchiesta della Guardia di Finanza su un ateneo, quello di Perugia, aperta per altri motivi e che ha portato alla luce “anche” la questione dell’esame del Pistolero, che competenza hanno in materia le istituzioni calcistiche? Nessuna, ovviamente.
Chiunque (tifosi inclusi) deve avere interesse a fare chiarezza al più presto sul caso #Suarez.
Il calcio italiano per primo, perché l'esame lo ha fatto a Perugia.
Non a Dortmund o a Rotterdam.
Per questo auspico l'intervento di @FIGC e @SerieA.— Marco Mazzocchi No War (@officialmaz) September 22, 2020
Colonnello Sarri: “Nessuna pressione, Juventus non indagata”
A fare ulteriore chiarezza sulla questione, ci ha pensato comunque Selvaggio Sarri, Colonello della Guardia di Finanza che coordina le indagini sul caso. Intervenuto a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo, lo stesso ha puntualizzato: “Non c’è stata alcuna pressione esterna, è stata iniziativa di chi lavora all’Università di Perugia – ammette – che si sono lasciati ammaliare da un personaggio del genere. La Juventus non è indagata, attualmente, ma vediamo cosa emergerà”. A chi si chiede chi sia stato a fare pressione per questo esame, insomma, la risposta è “nessuno” e non di certo il club di Andrea Agnelli.
Prima e unica domanda, sempre. Chi è il mandante?
— maurizio crosetti (@m_crosetti) September 22, 2020
Suarez non rischia nulla
Inoltre, Sarri sottolinea che “Suarez non rischia nulla. Questo tipo di reato viene imputato solo ai pubblici ufficiali: reato di rivelazione del segreto d’ufficio e, successivamente, nel momento del verbale falso, si ha la falsità ideologica di pubblici ufficiali in atti pubblici”. Stiamo dunque parlando di un’inchiesta che non ha solo nulla a che vedere con la Juventus, ma nemmeno col calcio in generale.