Juventus-Milan: un grande classico per la volata scudetto
Sabato 31 marzo, alle ore 20:45, una sfida dall’eterno fascino per due obiettivi differenti: la Juventus per il settimo tricolore consecutivo, il Milan per un piazzamento nell’Europa che conta
Juventus-Milan, sabato 31 marzo 2018 ore 20:45 – Nonostante i momentanei 25 punti di distacco in classifica, Juventus–Milan resta sempre una partitissima assai fascinosa del massimo torneo italico, per storia, importanza e rivalità. La Juve, dopo il mezzo flop contro la Spal, avrà l’obbligo di fare bottino pieno per proseguire la cavalcata verso il settimo scudetto consecutivo. Massimiliano Allegri, fresco vincitore della meritatissima Panchina d’Oro, sarà ancora orfano di Bernardeschi, ma potrà contare sul preziosissimo recupero di Cuadrado, che si accomoderà in panchina. Chiellini, Alex Sandro e Khedira saranno regolarmente convocati, ma solo il primo, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, partirà nell’undici titolare. Dunque, il tecnico labronico pare possa riproporre un 4-2-3-1 così formato: Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Asamoah; Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Mandzukic; Higuain. Il Milan di Ringhio Gattuso, in piena corsa per il quarto posto, si troverà costretto a rinunciare a Conti e Abate, e dovrebbe scendere sul rettangolo di gioco con l’ormai consolidato 4-3-3 composto da: Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli (Zapata), Rodriguez; Kessiè, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (Andrè Silva), Calhanoglu.
Juventus-Milan: i concetti tattici
La prova decisamente scadente offerta dai bianconeri con la Spal, soprattutto sul piano offensivo, ha generato non pochi malumori tra i tifosi, che, giustamente, si attendevano ben altra prestazione e risultato da parte di Buffon e compagni. La supersfida contro i rossoneri sarà di vitale importanza per il prosieguo del campionato, big match per il quale gli uomini di Allegri dovranno farsi trovare pronti. La Vecchia Signora, in fase di non possesso, dovrà prestare massima attenzione agli inserimenti senza palla, negli spazi, di Kessiè e Bonaventura, abilissimi nelle percussioni centrali. Ma il vero spauracchio per la retroguardia juventina è rappresentato da Suso, sempre pericoloso nel creare la superiorità numerica attraverso i suoi dribbling volti a convergere verso l’interno del campo, in modo da inventare assist chirurgici o parabole velenosissime grazie a un mancino particolarmente educato. Pertanto, il suo dirimpettaio Asamoah, dovrà essere in grado di accompagnarlo sul fondo, costringendolo a utilizzare il piede debole, ossia il destro, per cercare di limitarlo il più possibile.
In fase di possesso, invece, Lichtsteiner e Douglas Costa avranno il compito di puntare spesso e volentieri il terzino sinistro Rodriguez, ottimo in fase di spinta, ma estremamente deficitario in copertura. Inoltre, cercando di ridurre al minimo gli errori in impostazione, Madama dovrà provare a verticalizzare in maniera repentina, specie per vie centrali, poiché Bonucci e Romagnoli, tutt’altro che scattisti nati, potrebbero soffrire la rapidità di D. Costa, Dybala e Higuain. Sabato sera, all’”Allianz Stadium”, si troveranno di fronte due squadre fortemente motivate, per traguardi diversi. Dunque, per mille ragioni, questa potrebbe essere considerata la classica partita da tripla, anche sei i valori tecnici pendono nettamente dalla parte della Juve. Ma occhio al Milan, che andrà a Torino per vendere cara la pelle. Sino all’ultimo secondo di gara.