“La ‘ndrangheta infiltrata nei gruppi ultras della Juventus”

La relazione della Commissione parlamentare antimafia sul caso biglietti: “La Juventus sottovalutava il rischio di infiltrazioni mafiose nella tifoseria”

È stata resa pubblica la relazione della Commissione parlamentare antimafia che si è occupata del caso biglietti e le infiltrazioni della malavita nelle curve, anche quella della Juventus. Il club bianconero è da qualche mese al centro di un tormentone mediatico e soprattutto di un processo sportivo che in primo grado ha portato all’inibizione per un anno del presidente Andrea Agnelli.

“A Torino la ‘ndrangheta si è inserita come intermediaria e garante nell’ambito del fenomeno del bagarinaggio gestito dagli ultras della Juventus – si legge oggi nella relazione su mafia e sport approvata all’unanimità dalla Commissione parlamentare antimafia e presentata dalla presidente della Commissione Rosy Bindi e dal coordinatore del comitato Mafia e Sport, Marco Di Lello (PD) – , arrivando a controllare i gruppi ultras che avevano come riferimento diretto diverse locali di ndrangheta”.

Presentando la relazione, il presidente della Commissione, Rosy Bindi, ha poi sottolineato come la Juve non sia stata assolutamente complice in attività illecite, ma al contempo non la definisce vittima, così come non sono vittime altre società d’Italia che sono finite nel mirino dell’antimafia. Insomma, quello delle curve preda delle infiltrazioni della malavita, è un problema endemico, non accade solo a Torino.

La Juventus e lo Stadium meglio degli altri

“Non poteva non destare la nostra attenzione il fatto che persino la società calcistica più importante d’Italia venisse raggiunta dall’interesse delle organizzazioni mafiose – ha proseguito la Bindi – Non c’è stata una complicità consapevole ma la società non è stata vittima. C’è stata una sottovalutazione del rischio, ma questo lo abbiamo constatato nell’interlocuzione con diverse società calcistiche. Servirebbero più responsabilità e più consapevolezza, tutti i presidenti auditi hanno risposto ad alcune nostre domande: “non lo so, non lo sapevo, non era compito mio..” e questo non va bene. Quando la consapevolezza è maturata la società (la Juve, ndr) si è data delle regole che la potranno rendere più forte, anche se non dico immune”.

La stessa Commissione antimafia, nell’ambito del proprio lavoro sul tema degli ultras, ha effettuato delle visite ricognitive sia all’Allianz Stadium di Torino, sia allo stadio Olimpico evidenziando che “il sistema e la struttura allo stadio della Juventus dà certamente maggiori garanzie sul fronte della sicurezza”.

https://youtu.be/2VqX09JD7nM