Poulsen costa alla Juve 17.000 euro al giorno
Il perché ce lo spiega Tuttosport.com nell’articolo che trovate di seguito…\r\n\r\nTORINO, 4 agosto – Oggi dovrebbe finalmente arrivare il transfer che renderà Martin Caceres un giocatore della Juventus (in prestito dal Barcellona con diritto di riscatto bianconero fissato a 12 milioni). E quindi, mercato finito? Tutt’altro. Ora viene il bello. O il brutto. Viene il momento, cioè, in cui il gioco si fa duro e tocca fare i duri per scendere in campo. Bisogna vendere e bisogna farlo nel più breve tempo possibile. Perché l’organico va ridotto, perché il miglior approccio al campionato lo si fa avendo un gruppo in cui non ci sono emarginati o scontenti o problemi da risolvere. Perché – e il dato è tutt’altro che marginale – un buon bilancio lo si fa anche limitando al massimo gli esborsi superflui: e gli ingaggi versati mensilmente a Christian Poulsen e Sergio Almiron sono da ritenere superflui almeno quanto sono ritenute superflue – pare brutto dirlo, ma evidentemente è così – le loro eventuali prestazioni con la Juventus. Ecco, insomma, perché i dirigenti bianconeri hanno fretta di risolvere la questione cessioni.\r\nIN SOLDONI Il tempo è denaro, si dice. E in questo caso ancora di più. Poulsen è infatti un calciatore legato a doppia mandata alla Juventus dall’ingaggio che percepisce. Non sono molte le società disposte a sborsare 7-8 milioni per acquistare il cartellino del giocatore, ma sono ancora meno quelle disposte a sobbarcarsi anche gli oltre 6 milioni d’ingaggio lordo previsti da contratto. Se poi il danese – a torto o a ragione: mica si è imposto lui alla Juventus… – si mette a fare i capricci, allora diventa ancora più difficile arrivare ad una soluzione. Dove per capricci si intendono i ripetuti rifiuti a Fenerbahce, Lione, Everton, Portsmouth più varie ed eventuali. Fatto sta che sino a che non si trova un acquirente, spetta alla Juventus l’onere di versare gli emolumenti: invariati, ovviamente, sia che Poulsen sia in vacanza con la moglie in Danimarca, sia che si dimostri un Robocop facendo segnare tempi record nelle prove atletiche del ritiro di Pinzolo, sia che debba invece allenarsi da solo (o meglio, con l’altro partente Almiron) a Vinovo. In soldoni: dalla fine del campionato ad oggi la Juventus per Poulsen ha investito 500 mila euro lordi nel mese di giugno e altri 500 mila nel mese di luglio. Si tratta di 17 mila euro al giorno. E quel che è peggio, secondo i dirigenti, è che prende corpo la possibilità di dover sborsare anche la mensilità di agosto. Non è un caso se dai diplomatici «Christian deve valutare che è la stagione dei Mondiali e che stando qui rischia di non esser convocato» di Ferrara s’è passati ai più duri «non rientra nei piani» di Alessio Secco.\r\n\r\nPRESSING In questa settimana si tornerà alla carica. Anche se tramite il suo procuratore Joan Bonnesen, Poulsen continua a ribadire di non voler andar via, ma di voler rimanere e dimostrare di meritare una occasione. Al limite, specifica, potrebbe accettare l’ipotesi di una cessione a un club blasonato e ambizioso al pari della Juventus. Si spera nel Liverpool orfano di Xabi Alonso. O nel Barcellona (che deve attrezzarsi in previsione della partenza per la Coppa d’Africa di Keita e Yaya Touré). Il discorso è stato accennato a margine della trattativa per Caceres, ma l’impressione è che possa non tornare d’attualità fino alla seconda metà di agosto.\r\n\r\nE ALMIRON… Discorso analogo per Almiron. In questo caso l’ingaggio è dimezzato, intorno al milione e 600 mila euro a stagione. Non ci si scontra con i rifiuti del giocatore, quanto piuttosto con la speranza che le possibili acquirenti nutrono in merito ad uno sconto da parte bianconera. Bari e Bologna vorrebbero il giocatore in prestito, ma confidano in un “aiutino” pure in quanto all’ingaggio.