Corvino: “Alla Fiorentina Melo giocava come nella Juventus”
Intervenuto a Sky Sport 24, Pantaleo Corvino, colui il quale ha portato in Italia Felipe Melo, per poi cederlo per una cifra superiore al suo valore reale, dice la sua sul flop attuale del brasiliano. Ma, invece che chiarire la vicenda, getta un ulteriore alone di mistero. «Prima dell’arrivo di Melo noi giocavamo con il centrocampo a tre e il vertice basso di questo centrocampo era Liverani, un regista classico che partiva dalle retrovie. Alla fine della stagione Prandelli mi disse che voleva un intenditore che fosse più di quantità che di qualità e perciò andai a pescare Felipe Melo nell’Almeria. Lo conoscevo dai tempi dello scudetto brasiliano vinto col Cruzeiro e sapevo che aveva i piedi buoni e perciò pensai di avere fatto un buon affare a quei prezzi. Con noi si è espresso bene e bene ha fatto anche con la sua nazionale».\r\nCon la Juventus però ha sin qui deluso. «Lui sta giocando con lo stesso sistema che adottava la Fiorentina. Per molto tempo durante la stagione abbiamo giocato con il trequartista, che era Santana. Nel Brasile invece è diverso, perché giocano con due mediani davanti alla difesa: Melo e Gilberto Silva. Io penso che la Juventus non ha sbagliato niente dal punto di vista tattico. Avendo due attaccanti più Diego aveva bisogno di tre centrocampisti più di interdizione che di regia. Il problema è che si tende sempre a vedere il giocatore che sta davanti alla difesa come un regista, mentre io penso che la Juve avesse bisogno di un giocatore di quantità. Se poi c’è anche qualità tanto meglio».