Juventus: se la situazione precipita, la panchina a Pavel Nedved
Ferrara è stato confermato dal Cda di ieri, ma se dopo le ferie natalizie la situazione dovesse degenerare, quale alternativa si prospetterebbe per la Juventus? Non sono molti gli allenatori liberi che abbiano il fisique du role per\r\nprendere la Juventus, questa derelitta Juventus. Perso Mancini, mai preso in considerazione Scolari, il nome principale rimane quello di Guus Hiddink: alla Juve sono ancora impressionati dal modo in cui in poche settimane ha ribaltato il Chelsea, come hanno provato sulla propria pelle meno di un anno fa. Ma dopo l’uscita dalla Champions a Torino non possono permettersi un allenatore da 10 milioni lordi a stagione. Minori consensi riscuote Alberto Zaccheroni, che pure costerebbe molto meno. Esaurito il giro d’orizzonte, si torna così al punto di partenza. Ma dalla nebbia in cui brancola il management bianconero spunta una zazzera bionda: quella di Pavel Nedved. Se la situazione precipitasse la Juve chiederebbe a lui di prendere in mano la squadra. Perché ha carisma, perché conosce l’ambiente, perché gli era già stato offerto di fare da vice a Ferrara, perché taciterebbe i tifosi che non a caso l’altro ieri lo hanno più volte invocato e perché accetterebbe per amor di patria di fare anche solo da traghettatore: è amico di Andrea Agnelli e a lui non direbbe di no. Non ha il patentino,maper l’aspetto formale c’è Luciano Bruni, allenatore della Primavera. Inoltre il Biondo sarebbe compatibile con Lippi, qualora il progetto sopravvivesse a questa tempesta. Anzi, proprio ieri Nedved è stato a pranzo con il c.t.: sull’argomento della conversazione ci sono pochi dubbi.\r\n(Credits: Gazzetta dello Sport)