“2 anni per una spinta”: squalifica pesantissima in Italia | Un’altra carriera compromessa
Arriva una squalifica pesantissima da parte del giudice sportivo. Il calciatore è stato squalificato per due anni, la sua carriera compromessa per sempre.
Non sembra mai esserci pace per il calcio italiano. Ogni decennio infatti emerge sempre un nuovo scandalo che rimette in discussione l’intero sistema. Lo si è visto quest’anno con l’inchiesta Prisma che ha coinvolto la Juventus, e in modo minore, alcune società come l’Atalanta.
Impossibile dare giudizi definitivi sulla questione, ma che nel nostro paese si sia sviluppato un sistema molto opaco di gestione delle plusvalenza durante la compravendita dei calciatori, sembra fuori di dubbio.
Per quanto, ed è doveroso ricordarlo, non sono state le plusvalenze il capo di imputazione con la Giustizia Sportiva ha penalizzato la Juventus, impedendogli di disputare le coppe quest’anno, quanto invece, come si può leggere nella sentenza, un quadro accusatorio che sembra far venire meno i principi di lealtà sportiva. Insomma, sembrano esserci pochi dubbi comunque che nel nostro paese sia diffuso un certo malcostume che inevitabilmente si riflette anche nello sport più seguito dalla nazione.
Un altro problema del nostro campionato, è la continua tendenza ad attaccare e criticare gli arbitri che di sicuro non aiuterà il movimento a crescere e a proiettarsi nel futuro.
In Italia le polemiche con gli arbitri non hanno mai fine
Negli ultimi due anni, Jose Mourinho sembra quasi diventato il capo di questa battaglia ideologica. Non passa infatti ormai più di una partita di Serie A, in cui lo Special One non si senta vittima di errori arbitrali che non manca mai di ricordare in conferenza stampa.
Una situazione che ha portato un certo nervosismo anche tra i suoi stessi colleghi, come dimostra l’ultimo battibecco che ha avuto con Maurizio Sarri. Non bisogna però pensare che questo problema riguardi solo la Serie A, e quanto accaduto con il mele in seconda categoria lo dimostra.
Sanzione durissima, il calciatore squalificato per due anni
Sabato scorso contro il Granarolo, il presidente del Mele Parodi, e il calciatore Mensi si sono resi protagonisti di atteggiamenti molto aggressivi contro l’arbitro che hanno portato a una pesantissima inibizione di 3 anni per Parodi, e due anni per Mensi.
Una pena molto severa che è stata commentata così dal presidente del Mele: “Abbiamo esagerato, accettiamo le decisioni del Giudice ma vorrei far notare che questo arbitro già il sabato precedente era stato protagonista di decisioni contestate al termine di Cep-Begato, e anche contro di noi ha avuto un atteggiamento provocatorio”.