Violacei e gobbi: un dualismo mai superato

Fiorentina-Juventus non è una partita qualsiasi. È LA Partita, per eccellenza. Lo è almeno per i tifosi. Stando agli atti, i tifosi delle due fazioni sono detti rispettivamente gigliati e bianconeri, negli almanacchi, invece, all’atto pratico violacei e gobbi sono i loro nomi effettivi per sfottò. Oramai il loro è un marchio di fabbrica imprescindibile e insostituibile. Ecco, quindi, che la diversità e la non tolleranza tra le due tifoserie risale a tempi antichi e risiede da sempre nella storia delle due squadre. Come dimenticare il deplorevole episodio accaduto in quel di Firenze riguardante le 31 vittime dell’Heysel, per dovere di cronaca, la famosa notte di Bruxelles nella quale persero la vita 31 tifosi bianconeri solo per seguire i propri beniamini che di lì a poco avrebbero disputato la finale della Coppa Campioni contro i rivali del Liverpool? La curva viola ha sempre inneggiato cori irrispettosi nei confronti di quelle vittime in occasione di incontri calcistici con la Juventus senza essere mai ripresa né da TV, né da istituzioni, tantomeno dai rappresentanti del club d’appartenenza. Se ad agitare gli animi, puntualmente, troviamo anche gente di spessore come lo stesso AD della squadra, Mencucci, e il primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi, allora siamo alla frutta. “Cori sull’Heysel? Onestamente non li ho sentiti” la risposta data dall’AD qualche tempo fa mentre il sindaco spesso si è limitato a minimizzare, parlando di una ‘ristretta minoranza di tifosi.” Concentrandoci su quest’ultimo, sarebbe deleterio non ricordare le parole espresse alla vigilia dell’andata del match, disputatosi a Torino e terminato 1-1. Il nostro ‘caro amico’ Matteo diceva che “l’unica partita che veramente interessa a chi sostiene i viola, sarebbe stata quella di domani, contro quella squadretta con le righe verticali bianche e nere” rincarando la dose e scordandosi che si stesse parlando sempre di una partita di calcio, mica di una guerra! “…la partita con la Juve non è una partita, è un’esperienza mistica: io darei tranquillamente un incidente al ginocchio in maratona in cambio della vittoria a Torino.”Addirittura! Si sono scomodati i culti misterici dell’antica Grecia! Ha dimostrato, almeno, tutta la sua cultura spaziando dallo sport all’arte. Ma restando in tema di cultura, le dichiarazioni rilasciate poco più di qualche mese fa toccano anche l’aspetto culturale, una specie di tesi di laurea invece che una semplice intervista pre-match, ricca anche di pareri giuridici con picchi di saggezza: “Vincere a Torino sarebbe non soltanto un atto sportivo, ma un atto di giustizia storica e culturale per tutti i furti che siamo stati costretti a subire nella nostra storia. Ci dicono che diventeremo grandi quando quella sarà, per noi, una partita come le altre: evidentemente non lo siamo ancora”. Siamo alle solite. Le interviste di coloro che ci temono non possono che arrivare sempre allo stesso fine: LA GIUSTIZIA. Quella giustizia che chiediamo a gran voce noi tifosi e che non dovrebbero inserire in tutte le salse e in tutti i contorni i nostri rivali. Il mondo alla rovescia? In settimana non si sono risparmiati di dire la loro sulla rivalità che contraddistingue queste due squadre ex giocatori viola come Francesco Flachi e Ciccio Baiano e neanche ‘doppi ex’ come Luppi e Toni il quale avrebbe dichiarato che, in caso di gol,  esulterebbe nel rispetto dei propri tifosi e non pensando a quelli passati. Finalmente uno con le palle. Come Ibra. Speriamo tanto che la sfida sia decisa da un suo colpo di testa nei minuti finali. Un commento particolare sulla partita che verrà e che merita la prima pagina è quello di Giovanni Galli, tifoso viola e dichiaratamente antijuventino. Cercando il suo virgolettato, potrete leggere le sue parole cariche di astio e di\r\nDalle parole ai fatti, dagli spalti al campo, la sfida tra Fiorentina e Juventus vedrà il ritorno tra i pali di Buffon e Frey (anche se sul francese si nutrono ancora seri dubbi). A scanso di equivoci o di cambiamenti dell’ultim’ora, il portiere francese tornerà a giocare a cinque mesi dall’infortunio al ginocchio. La partita sarà segnata dagli ‘incroci fatali’ tra Melo e il pubblico di Firenze che sicuramente lo fischierà alle sue provocazioni (più che altro, d’incitamento per noi juventini e di sfreggio per loro viola), dal duello di qualità tra Aquilani e Montolivo (prossimo ad accasarsi alla Juventus?) a quello pericoloso tra Motta e Vargas (in caso Del Neri decidesse di schierare Marco sulla corsia di destra). A distanza, i due bomber Matri e Gilardino cercheranno di assicurare reti e punti, indispensabili per entrambe le squadre affamate di punti realisticamente per il morale in virtù delle classifiche deficitarie. Al Franchi conteranno molto le motivazioni: quelle di una Juventus che non intende abbandonare il sogno Champions ora che è reduce da 3 vittorie consecutive e quelle di una Fiorentina a cavallo tra la zona retrocessione e la zona Europa. Un campionato mediocre quello disputato dagli uomini di Mijhalovic, nel completo anonimato. A Firenze, quella di oggi è una mera rivincita contro i più acerrimi nemici di sempre. Bella cosa.\r\nStando alle ultime notizie, al Franchi ci sarà il tutto esaurito per assistere ad una gara da dentro o fuori per la Juventus anche in virtù della sconfitta della Roma a stelle e strisce subita ieri da un rampante Palermo. Dimenticavo: buone palme a tutti.\r\n\r\nDi eldavidinho94 de “ilblogdialessandromagno”