Verso Bologna-Juventus, Malesani: “la gara giusta per rinascere”

Malesani al centro e i giocatori attorno a lui, ad anfiteatro. Per quasi venti minuti, la ripresa dei lavori a Casteldebole per il Bologna, dopo il 4-1 subito a Palermo, si è trasformata nel consueto faccia a faccia collettivo che segue alle sconfitte, quelle che bruciano. L’eco del poker rosanero rimbomba ancora, nonostante il silenzio dei pochi astanti, una cinquantina di tifosi, i soliti habituée. Sono i volti scuri dei giocatori e il gesticolare frenetico del tecnico a dipingere la muta tensione dello spogliatoio. “Hanno fatto ridere?” si chiede ancora Carmine Longo, incalzato dai cronisti: “Non c’è bisogno che sia io a specificarlo“. E basta questo a dire tutto. O quasi: “I ragazzi sono già abbastanza mortificati – prosegue il consulente di mercato – ma sono un buon gruppo, io in loro ci credo, anche se avremo bisogno di qualche altra settimana per fare valutazioni più precise sull’organico, in vista di gennaio. Fra la tredicesima e la quattordicesima giornata ne sapremo di più. Inutile negare che serviranno più di 40 punti per salvarsi e che siamo fra le 9 squadre che lottano per non retrocedere”.\r\nIl colloquio in campo finisce, ma non per Viviano, che si ferma a parlare per dieci minuti da solo con Malesani, mentre Di Vaio e Portanova, leader designati, guidano simbolicamente il carro negli esercizi di riscaldamento. Garics, in conferenza stampa, aveva provato a difendere i compagni: “Quello di Palermo è stato un episodio e lo dimostreremo. Sono qui a garantirlo per tutti. Non è un problema di modulo, il 4-3-3 piace a tutti, solo l’approccio è stato sbagliato. Ora non dobbiamo mettere in dubbio le nostre qualità per un partita storta. Certo, la brutta figura c’è stata. Si può perdere, ma c’è modo e modo. In casi del genere, nessuno, dalla A alla Z, si può salvare“.\r\nLa possibile rivincita, però, arriva contro l’avversario peggiore, la Juventus ritrovata di Krasic e Del Piero: “Non sarà un problema affrontarli – replica il terzino destro – perché contro la Juve non puoi sbagliare l’approccio emotivo. È la gara giusta, nel momento giusto. Lo dimostreremo coi fatti. Per i bianconeri sarà dura, il nostro è un campo difficile“. Dalla società, sul mancato pagamento dell’Irpef, ancora silenzio, salvo un laconico “state tranquilli” di Porcedda, riportato dall’ufficio stampa.\r\n\r\nCredits: La Repubblica\r\nFracassi Enrico