Juventus: con il Livorno l’ora della verità

E’ l’ora del riscatto. Dopo un brutto pareggio in casa col Bordeaux è il momento di dimostrare che la Juventus c’è ancora, che non è quella brutta vista in Champions e che nonostante le assenze c’è ancora benzina nelle motivazioni bianco-nere. Più di tutti ha deluso Ferrara nella sfida di Martedì, con delle scelte azzardate  e tardive. Perdonabile e con alibi, il tecnico napoletano è subito chiamato a smentire le voci della sua esperienza facendo vedere la Juventus migliore contro un avversario modesto come il Livorno. C’è bisogno di un risultato importante, c’è bisogno di una prestazione che scacci via i brutti pensieri che da martedì sera aleggiano nella mente dei tifosi.\r\nUn pareggio di questi tempi suona come una sconfitta. Meglio tornare sulla terra, lavorare e farsi una bella iniezione di umiltà prima di proclamare vittorie dopo 3 giornate. Ancora fuori Diego, la Juve si affida di nuovo a Giovinco che non ha ancora convinto pienamente nessuno. I tifosi mugugnano ai suoi passaggi a vuoto e la fiducia sembra vacillare. La sensazione è che questo ragazzo, appena gli occhi vengono puntati su di lui, perda la testa e si faccia sopraffare dalle emozioni. Un  difetto già riscontrato nella scorsa stagione che starà a Ferrara smussare e a Sebastian trasformare in rabbia e buone prestazioni. Non sono più tollerate disattenzioni o ansie da prestazione. Nella Juve non c’è spazio per questo nè tanto meno per giocatori con questa sindrome. Ultima chiamata e sarà bene rispondere positivamente. Rebus in attacco. Amauri sembra in crisi da gol, Trezeguet è una certezza e Iaquinta non si può tenere in panchina. Non ci resta che attendere il responso del tecnico per capire cosa accadrà. La difesa perde Cannavaro e recupera Grygera che forse sostituirà l’oggetto misterioso Caséres che per ora si è dimostrato buono solo sotto porta ma imbarazzante in fese difensiva. Tempo al tempo, ok, ma di tempo ce ne sta poco. Anche Tiago e Melo sono out e ci sarà dunque presumibilmente spazio per Poulsen insieme a Marchisio e Camoranesi a centrocampo. Tutto ciò aspettando Del Piero, uno che nei momenti difficili ha sempre tirato fuori la Juventus dai guai e che ora manca, e si vede. All’Olimpico di Torino stasera c’è l’obbligo di vincere altrimenti tutto quello fatto fino ad ora rischerà di trasformarsi in frustrazione.