Una Juventus contro tutti

(Di Gaver) E’ una buona giornata per il calcio Italiano, il pareggio di ieri pomeriggio contri i campioni dei campioni ha ridato un salutare ottimismo ad un movimento calcistico che, puntualmente, arriva ad ogni rassegna che conti con qualche strascico di polemica.\r\nMa sembra che, come da tradizione, anche questa volta l’Italia messa in difficoltà è quella che meglio sa reagire… E sinceramente non possiamo non augurarci che sia cosi.\r\nMa anche in questo generale ottimismo per la Nazionale, non posso non evidenziare alcune lacune mediatiche che balzano ad occhi ed orecchie di chi vorrebbe semplicemente parlare di calcio.\r\nLa Juve è squadra da audience, come già altrove accennato, ed in un certo senso penso che sia persino giusto voler parlare e far parlare, nel bene e nel male, di una squadra che riesce ad essere un prodotto positivo per il lavoro di chi vive di televisione, radio , giornali o web.\r\nInvece noto, purtroppo, che tanti, forse troppi, “spacciatori di notizie” la pensano in modo diametralmente opposto, lasciandosi tentare da ogni potenziale situazione in grado di poter minimamente denigrare i colori bianconeri.\r\nIeri ha giocato la Nazionale, giusto?… Beh, quale migliore occasione per tentare di ricompattare  il movimento calcistico nostrano? La nazionale ha offerto una buona prova, ha dato segni di vita tecnici e atletici, ha evidenziato ottima personalità.\r\nMa tutto questo per molti conta poco… La notizia più importante è altro, è il voler puntare il dito esclusivamente in una direzione, ovvero in quella che tanti giornaletti e siti apprendisti stanno perseguendo per poter meglio incrementare le proprie vendite… Questo perché, ricordatelo sempre, la Juve è  un buon prodotto, per tutti!\r\nAd alcune latitudini, Roma in primis, questo viene molto ben compreso; ragione questa che porta “radioline romane”, spesso in combutta con siti web insospettabili gestiti da Direttori che un tempo osannavano la nostra sede, a portare silenti e subdoli attacchi a dei calciatori che, ad oggi, vestono la maglia azzurra, ma che secondo la loro ottica di giornalismo d’attacco (e di scarsa etica), vanno sempre e comunque visti come dei bianconeri da oltraggiare.\r\nE’ da stamani che puntualmente devo assistere a requisitorie degne di un tribunale colombiano (senza offesa per la Colombia) con pseudo-giornalisti che vorrebbe esclusivamente ingigantire la buona prova di De Rossi, oscurando totalmente tutto il resto. Fatta eccezione per un “Giaccherini indegno” e per un “Bonucci indagato” con qualche passaggio per un “ambiguo Buffon”.\r\n\r\nEccola qui la requisitoria sportiva di tante radio romane di oggi; tutto incentrato ad accrescere in maniera iper esponenziale il proprio prodotto, tentando in tutti i modi di ferire gratuitamente il “nemico” di sempre, senza mai accennare ad una disamina seria della partita di ieri, cosa questa che non farò neanche io, se non nel ricordare il pubblico apprezzamento che Prandelli ha avuto per Giaccherini.\r\nPerché tutto questo? Semplice o difficile da dire, se non tentando di dare una lettura un po’ piu ampia del tema.\r\nProbabilmente paura, sportiva intendiamo, forse ignoranza voluta, tentando in malo modo di dar credito solo ad episodi che coinvolgono i nostri ma tralasciando volutamente tutto il resto, magari un po’ di incompetenza, viste le tante lacune temporali e di dati&date che si prodigano a spacciar per veritieri.\r\nDal mio punto di vista auspico sempre la conferma del volto vincente di una maglia che non ha bisogno di denigratori ne di giudici se non, eventualmente, nei dovuti modi e luoghi.\r\nL’ipocrisia fa di questo paese, spesso, un’accozzaglia di idee sovente in contrapposizione tra loro,  che non han timore di defraudare una persona ancora prima di una dimostrata colpevolezza ma, allo stesso tempo, tendono ad offuscare una nebulosa aurea di malaffare da palazzo che con mezzucci di ogni genere combatte la guerra dello scredito.\r\nIl Presidente saprà cosa fare, per adesso tentate anche voi di ovviare a questo stillicidio pallonaro. Non cascate nella trappola riempiendo questi “signori” di sms e mail ma, con un clik, cambiate semplicemente frequenza!