Ufficiale, Jeep sulle maglie della Juventus per i prossimi tre anni

La Juventus ha annunciato ufficialmente, per bocca del suo presidente Andrea Agnelli, di aver siglato un accordo triennale con il marchio Jeep, che campeggerà sulle maglie bianconere per le stagioni sportive 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015. Nel corso della conferenza stampa convocata per stamane, il numero uno di Corso Galielo Ferraris ha dato l’annuncio del contratto di partnership, parlando di fianco all’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, e al numero uno di Exor, John Elkann:  “Il motivo per il quale vi ho convocato, è la presentazione di una partnership che la Juventus ha siglato questa mattina con uno dei più prestigiosi brand d’automotive al mondo ed è il marchio Jeep. Quindi è con estremo orgoglio e con estremo piacere che siamo qua oggi ad annunciarvi questa partnership, che sarà una partnership triennale”.\r\n\r\n[youtube width=”540″ height=”370″]http://www.youtube.com/watch?v=Pgd8fE51K1U[/youtube]\r\n\r\nProseguendo, nel corso della conferenza stampa, il presidente bianconero si è addentrato nelle specifiche dell’accordo, soffermandosi su alcuni punti cardine che hanno portato a questa scelta: “Una partnership che riflette anche quelli che sono i valori del lavoro che è stato fatto in questi due anni da parte della società tutta, un lavoro di ristrutturazione molto importante che ha visto dare i suoi frutti o comincia a vedere i suoi frutti sul  lavoro in campo da parte del mister Antonio Conte e dei ragazzi; quindi un lavoro che va attribuito soprattutto a loro, ma non vanno dimenticate le componenti sportive, da Marotta a Paratici, a Nedved, a Gianni Rossi per quanto riguarda il settore giovanile, in quanto c’è un lavoro di profonda trasformazione che è in atto da due anni e che sta continuando ad andare avanti. Ma è anche l’altro lato della squadra, la parte della società, che sta lavorando duramente per riposizionare Juventus dove le compete e alla Juventus le competono i vertici. Oggi questo lavoro raggiunge una tappa importante con l’annuncio dello sponsor per le stagioni 2012/13, 2013/14, 2014/15. Un accordo che ha visto il gruppo Fiat cogliere un’opportunità, ma mi preme sottolineare il lavoro dell’area commerciale, con il direttore Francesco Calvo e il responsabile delle partnership Giorgio Ricci, che hanno portato avanti una serie di trattative anche con altri sponsor, ma alla fine la volontà di scegliere la maglia Juventus è stata una volontà fortemente manifestata da parte del gruppo Fiat e siamo estremamente orgogliosi di questo. Un accordo che riporta la Juventus ai vertici delle classifiche del valore del brand, in quanto ha un valore di 35 milioni sul triennio, più la fornitura di auto, quindi ci posiziona come primi in Italia per valore della maglia e ci riporta nella top ten in Europa, dove la Juventus vuole essere”. “Jeep, vi dicevo, è un prestigioso marchio americano che arriva sulle maglie italiane, quindi per noi è un motivo di estremo orgoglio. Sulle nostre maglie, accanto ad un marchio storico, Nike, ci sarà appunto Jeep, quindi io, spiegare, i valori di Nike e Jeep… sono due marchi globali, sono due marchi prestigiosi. Adesso spetta a noi, continuare sul campo per essere all’altezza dei marchi che portiamo in giro. Io volevo da ultimo ringraziare ancora una volta John e Sergio per aver creduto nella Juventus”, ha concluso Agnelli prima di lasciare la parola ai giornalisti per le domande dirette.\r\n\r\n\r\nNel corso della conferenza, c’ è stato anche modo di tornare a parlare dello stadio e della questione dei ‘name rights’: “L’accordo dello stadio è un accordo che è stato ceduto nell’accordo quadro con Sportfive e in questo momento sappiamo che ci sono tutta una serie di trattative in corso, ma non abbiamo ancora niente di concreto”, ha chiarito il numero uno di Corso Galfer.\r\n\r\nDopo il presidente Agnelli, ha preso la parola l’amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, che si è espresso in questi termini: “Prima di parlare dell’accordo volevo anticipare le risposte a due domande che sono sicuro mi verrebbero altrimenti rivolte. La prima: sono tifoso della Juventus e vado volentieri allo stadio quando è possibile, specie ora che ne abbiamo uno spettacolare. La seconda: non sonno diventato tifoso bianconero per una clasusola del contratto, lo sono da quando ho cinque anni, dai tempi del “trio magico” Sivori, Charles e Boniperti. Non è però ovviamente per la mia passione sportiva che la Fiat ha scelto di diventare sponsor della squadra. La Juventus ha deciso di riprendere in mano il proprio destino e ha avviato un cambiamento profondo, che è partito da un completo rinnovo del management, un’esperienza che abbiamo vissuto anche noi in Fiat otto anni fa. Oggi è tornata ad essere una squadra competitiva e di successo e la sua maglia è nuovamente un mezzo efficace per promuovere un marchio, specialmente un brand autombilistico famoso in tutto il mondo. Con la Juventus, inoltre, abbiamo molte cose in comune, non solo l’azionista di maggioranza. Juventus e Fiat sono esempi dell’ eccellenza italiana nel mondo e ,oltre alla popolarità, condividono alcuni valori fondamentali: l’importanza della squadra e delle persone, l’ambizione di puntare a risultati eccellenti, lo spirito competitivo e la coscienza che il successo non è mai permanente, ma va conquistato ogni giorno. Tra tutti i nostri marchi abbiamo scelto Jeep e c’è un particolare che ha in comune con la Juventus, che è quasi un’affinità elettiva: la lettera iniziale. La parola Jeep è usata nelle scuole americane per insegnare ai bambini a scrivere la lettera J. E allo stesso modo, in italiano, quando pensiamo alla “i lunga”, pensiamo a Juventus. Ma ci sono motivi più profondi che rendono Jeep e Juventus un abbinamento perfetto: entrambe hanno un passato glorioso, hanno avuto la forza di rinnovarsi e di tornare all’altezza della storia che hanno alle spalle. Ecco perché, per Jeep, non potrebbe esserci miglior testimonial della Juventus, in Italia e in Europa. Spero e credo che chi, come me, è tifoso di entrambe, possa guardare al futuro con grande fiducia”.\r\n\r\n\r\n