Tevez: “Juventus-Milan è sempre un Clasico”

Carlos Tevez a JTV nella settimana che porterà a Juve-Milan: “Penso che questa partita sia differente dalle altre, è un Clasico”

Carlos Tevez a JTV nella settimana che porterà a Juve-Milan. Sabato 7 Febbraio allo Juventus Stadium di Torino, entreranno in scena Juventus e Milan. Sfida da sempre affascinante tra due squadre più forti del calcio italiano, le più titolate d’Italia, “piene zeppe” di campioni. Da Platini a Gullit, Van Basten Del Piero, Zidane Shevchenko fino ad arrivare a Carlitos Tevez erede della maglia numero 10, dallo spessore immenso, dal peso enorme, piena di mille e più responsabilità:\r\n

Penso che la dirigenza mi abbia dato questa responsabilità perché sapevano che io potevo indossarla e fare bene con la maglia numero 10. Ma io ho sempre detto che la responsabilità la si ha quando uno si mette la maglia della Juventus con lo scudo, questa è la responsabilità per me, più che il numero 10. La numero 10 è troppo importante per i tifosi, per tutta la gente della Juventus. Per me, personalmente, lo scudo della Juventus, quando lo indosso, mi dà una sensazione positiva, di carica, per difendere questo scudo.

\r\nDefinisce il match di Sabato come il Clasico d’Italia ed è convinto che, anche con mille difficoltà il Milan rimane sempre un avversario temibilissimo:\r\n

Sì, è vero che non è il miglior Milan sabato, ma è un ‘Clasico”, in Italia si gioca sempre. Penso che questa partita sia differente dalle altre. Juve e Milan è un ‘Clasico’ italiano e non si può mollare. Sappiamo il momento che stanno attraversando ma noi dobbiamo fare il nostro lavoro.

\r\nE lui il suo, lo sta facendo davvero bene, anche perché, in questo nuovo modulo, si trova molto più a suo agio rispetto all’anno passato:\r\n

E’ diverso, noi possiamo fare cose diverse e questo si vede dentro il campo. Quando difendiamo con il 4-3-1-2 il mister chiede di difendere in un modo, ma quando abbiamo la palla che poi facciamo quello che sappiamo.Conte giocava con un modulo che gli piace, con le due punte vicine, giocando troppo di spalla. Io mi trovo meglio con questo schema perché faccio quello che sento dentro il campo, ho più libertà per giocare.

\r\nPensa ai goal che ha segnato con la casacca bianconera e attribuisce al primo goal contro il Milan, a San Siro, la massima importanza tra tutti:\r\n

Penso che mi abbia emozionato di più il primo contro il Milan a San Siro. Il più bello, come giocato, penso quello contro il Parma. Ma il più emozionante a San Siro, il primo gol contro il Milan e speriamo di farlo anche sabato.

\r\nL’Apache è determinato, sicuro di sé, proprio come il “fuoriclasse” con il numero 10, ma sempre umile, pronto a fare sempre qualcosa in più per poter arrivare in alto, sempre più in alto, magari al pallone d’oro:\r\n

La vedo difficile, perché ci sono grandi giocatori come Messi, come Cristiano, ci sono grandi giocatori, ogni domenica loro fanno gol, due-tre gol, ed è difficile. Nel calcio italiano fare gol non è facile, è un altro calcio. Vedo lontano di vincere un Pallone d’Oro in Europa.

\r\nPallone d’oro o no, intanto si è riconquistato un posto nella nazionale argentina sapendo di avere delle responabilità ancor più grandi e spera di poter fare ancora meglio quando indosserà la maglia della sua gente:\r\n

Io parlavo dello scudo della Juve, ma quando uno indossa la maglia della sua Nazionale, della sua gente, c’è un’altra pressione. Sono stato molto felice e orgoglioso di tornare in Nazionale. Grazie al grande lavoro fatto con la Juventus sono tornato in Nazionale e adesso sono felice.