Tavaroli accusa ancora l’Inter “Spiavamo Moggi e consegnammo tutto a Facchetti”

Continua a vuotare il sacco Giuliano Tavaroli, l’ex capo della security di Telecom e Pirelli, sentito a Milano nel corso del processo sui dossier illegali. L’ex dirigente della compagnia telefonica, ha confermato di aver ricevuto da parte dell’Inter incarico di ‘spiare’ non solo l’ex arbitro Massimo De Santis,  ma anche l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi. Puntualizzando di non ricordare se fosse in atto un dossieraggio su Giraudo, Tavaroli, ha aggiunto che “i report furono consegnati integralmente a Giacinto Facchetti, allora vicepresidente nerazzurro“.\r\n\r\nEntrando nello specifico, poi, Tavaroli prosegue precisando che a spiare il traffico telefonico di Moggi fu Adamo Bove, l’ex dirigente Telecom morto suicida. L’ex capo della security, ha inoltre spiegato che questa attività di dossieraggio “era finalizzata a confermare dichiarazioni che l’Inter aveva ricevuto da un arbitro su possibili frodi fiscali“. Dichiarazioni gravissime poiché oltre allo spionaggio industriale illecito, emergerebbe la violazione della clausola compromissoria: qualora le indiscrezioni avessero un fondamento, i club sono tenuti a denunciare eventuali irregolarità alle autorità sportive e non a farsi giustizia da sé in perfetto stile “Far West”.\r\n