Secco: “Europa League? Siamo sereni. E a Gennaio non arriva nessuno”

Alessio SeccoIl direttore sportivo della Juventus Alessio Secco è stato intervistato a  Nyon, dove si trovava per seguire i sorteggi di Europa League. Un sorteggio che “la Juventus accetta con serenità” secondo il DS bianconero, che ai microfoni di Sky ha avuto modo di parlare anche del momento della squadra e di calciomercato.\r\nL’intervista è stata trascritta dalla redazione di Tuttojuve.com.\r\n\r\nAlessio, partiamo dalle parole di incoraggiamento di Andrea Agnelli.\r\n“Non ho avuto il piacere di incontrarlo perché ero in Lega e non ho sentito le sue parole. Posso comunque confermare che la Famiglia Agnelli è sempre stata vicina alla Juve, attraverso John Elkann, il fratello Lapo e anche Andrea, insomma è una vicinanza che non ci è mai venuta a mancare”.\r\n\r\nIn molti si chiedono se la Juve tornerà sul mercato a gennaio. Voi avete speso molto, tanti opinionisti vi davano come la regina del mercato. Adesso, magari i giudizi cambiano. I giudizi sono un po’ troppo ondivaghi?\r\n“Ora i giudizi sono ondivaghi. Dopodiché noi lo abbiamo detto a chiare lettere all’inizio della stagione che a gennaio non saremmo intervenuti e quindi riconfermo oggi questa nostra posizione. Eccezion fatta magari per alcune questioni in uscita, nel caso dovesse essere conveniente per tutti”.\r\n\r\nQuindi non ci sarà un sostituto di Camoranesi?\r\n“No, anche perchè comunque la situazione di Mauro sicuramente non è la più felice, ma non è neanche così negativa così come si poteva immaginare e come era stato prefigurato il giorno successivo al suo infortunio.\r\n\r\nDa dove si riparte adesso? La Juve è una squadra che si deve ricompattare. Il messaggio di Andrea Agnelli diceva: “Si deve battere il Catania, poi una settimana di ferie e testa sgombra, mente libera per l’anno prossimo”.\r\n“Convengo che questa è tra virgolette la medicina. In questo momento noi dobbiamo assolutamente ragionare e vivere alla giornata, avere un obiettivo per volta in testa, parlare possibilmente poco, fare pochissimi proclami e lavorare molto e meglio di quanto è stato fatto finora”.\r\n\r\nC’è stata troppa fretta nel valutare Ferrara? Comunque è un allenatore giovane, un grande uomo di calcio. Sono passati solo tre mesi da quando ha iniziato ad essere un allenatore di altissimo livello.\r\n“E’ vero che quando ricopri certi incarichi alla Juventus è normale che il peso della responsabilità si faccia sentire. E’ altrettanto chiaro che Ferrara ha tutta la personalità e la competenza per ricoprire con la fiducia della dirigenza questo ruolo. Quindi siamo assolutamente con Ferrara, che gode assolutamente della nostra fiducia, conosce molto bene il nostro ambiente e siamo fiduciosi che possa portare la squadra al termine di questa stagione con soddisfazione da parte di tutti”.\r\n\r\nHo letto in una recente intervista che sarebbe molto contento di un ritorno di Bettega alla Juventus. A che punto è questa trattativa?\r\n“Per essere chiari e corretti fino in fondo, ieri ho rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale mi è stato chiesto che cosa ne pensassi io di Bettega. La risposta è stata che non è una questione che compete a me, ma a chi sta sopra di me. Detto ciò, se la decisione dovesse essere in questo senso, sarei certamente ben felice perchè con Roberto ho già lavorato in passato, fino al 2007, ed è una persona che stimo molto e quindi da parte mia evidentemente non ci sarebbe nessun problema. Ma come ho detto non è una decisione che spetta a me”.\r\n\r\nL’ultima curiosità: chi rischia di più tra Inter, Milan e Fiorentina, alla luce dei sorteggi di Champions?\r\n“Mi hanno insegnato a guardare a casa mia e preoccuparmi poco degli altri. In questo momento io ricopro un ruolo ufficiale in un’altra società e non è carino che esprima il mio parere in merito”.