Secco, e falla una telefonata a Moggi!

Stefano DiscretiDa dove partire questa settimana per commentare l’ennesima prova opaca stagionale della Juventus?\r\nDal rombo sempre più spuntato o dal confronto qualità-prezzo tra Cristiano Zanetti e Felipe Melo?\r\nIn questi giorni ho avuto la fortuna di aver ospite nella trasmissione “Tutti pazzi per la Juve”, che conduco insieme all’inimitabile ed unica Combriccola Romana, l’ex direttore bianconero Luciano Moggi, con il quale è davvero un piacere discutere di calcio giocato e che forse avrà anche esagerato un po’ il suo giudizio su Melo “fosse italiano, non sarebbe costato più di 5 o 6 milioni!”, ma che non mi trova molto distante invece nel suo giudicare altamente eccessivo spendere 25 milioni per un centrocampista di contenimento quando in quel ruolo si disponeva già di ottime alternative “senza dubbio mi sarei tenuto Zanetti ed in sua assenza avrei fatto giocare in quel ruolo Marchisio”.\r\nIl problema è che la Juventus continua a pagare le tragiche sessioni di calciomercato degli anni passati.\r\nI clamorosi flop di Almiron, Tiago e Poulsen hanno finito inesorabilmente per condizionare le scelte di Secco nel settore nevralgico del campo anche la scorsa estate.\r\nPer paura di un nuovo caso Xabi Alonso ha comprato Melo a qualsiasi costo, senza ricorrere a trucchi o esperienza.\r\nA testimonianza del fatto basti pensare che Corvino in altri 2 momenti differenti dell’estate ha portato via da Torino a prezzo di saldo Marchionni e Cristiano Zanetti.\r\nMa non si poteva fare un’unica operazione e cercare lo sconto sul prezzo del mediano brasiliano?\r\nCerto che si poteva anzi si doveva ma Secco ha temuto di perdere Melo per ritrovarsi poi magari in rosa un altro Poulsen.\r\nEbbene sì, perché poi i Poulsen, i Tiago o gli Almiron sono quei giocatori che o ti rimangono sul groppone fino alla scadenza del contratto o che alla fine, se ti dice bene, sei costretto o a prestare o a regalare.\r\nE per fare cassa, magari, vendi quello buono, che richieste ne ha… (vedesi Zanetti).\r\nUn po’ come due anni fa quando si stava per vendere Chiellini perché Boumsong non aveva mercato. E ci credo….\r\nVicenda rombo. La scorsa settimana, da queste pagine, ho suggerito a Ciro di tornare al 4-4-2 almeno fino al rientro di Del Piero e Marchisio ed al completo recupero di Sissoko.\r\nMi dispiace che invece il Mister abbia voluto a tutti i costi insistere a giocare con il trequartista, opzione fattibile invece solo con un Diego al massimo della forma.\r\nMoggi lo vede addirittura come possibile mediano puro “io utizzerei Diego in maniera diversa, come centrocampista puro, come in effetti mi è sembrato che fosse in certi momenti delle partite di inizio stagione”.\r\nNon lo so, di certo in questo momento il rombo crea una sorta di Diego-dipendenza, che nel gioco juventino attuale equivale praticamente a lasciare costantemente il pallino del gioco nei piedi avversari.\r\nDi questo ne risente e tanto sopratutto l’attacco. Sempre più spuntato.\r\nUnica nota positiva della sfida con i viola il ritorno al goal di Amauri che anche se facile facile vale comunque lo stesso come tutti gli altri e serve ad interrompere un digiuno che ormai era arrivato a livelli inimmaginabili.\r\nIn settimana sono stati accostati nomi di molti esterni alla Juventus:\r\nRafinha e Mesto su tutti, tanto per fare 2 nomi.\r\nPossibile che bisognava far andare l’Inter a +4 dopo solo 2 mesi di campionato per capire che Grygera, Zebina, Molinaro e Grosso non sono giocatori in grado di fare la differenza sulle fasce (soprattutto in un 4-3-1-2) e che De Ceglie non sarà mai un Nedved?\r\nIn conclusione, questa settimana mi sento di dare un consiglio al nostro attuale DS Secco:\r\n”A’ Se’ e falla ‘na telefonata a Moggi”\r\n\r\n\r\n

Stefano Discreti\r\nstefanodiscreti.blogspot.com