Rugani: “Ecco cosa è cambiato per i difensori col nuovo modulo”

Il difensore bianconero Daniele Rugani ha rilasciato un’intervista a ‘Tuttosport’ alla vigilia di Juventus-Napoli di Coppa Italia

Daniele Rugani ha rilasciato oggi un’intervista a ‘Tuttosport’: il difensore della Juventus ha giocato titolare contro l’Empoli, ma domani riposerà, come ha già anticipato in conferenza stampa Massimiliano Allegri. Nessun problema per il diretto interessato, poiché i tanti impegni ravvicinati gli consegneranno presto nuove chance.

“Il mister fa le scelte – dice il centrale bianconero – , quando mi chiama cerco sempre di fare il meglio. Di certo non auguro altre panchine a Leonardo, perché “gufare” non è nel mio stile”.

Ormai Rugani è un difensore di sicuro affidamento e giocherebbe in tante squadre importanti da titolare, ma alla Juve deve attendere pazientemente il suo turno.

“Non ci penso perché sono felice di essere qua e di giocare per la Juve, di fare il mio percorso per poi un giorno essere titolare in bianconero. Io mi sento un giocatore da Juventus, uno di cui ci si può fidare quando viene mandato in campo”, continua.

Probabilmente, il nuovo schieramento a quattro della difesa dovrebbe giocare a suo favore, come anche il fatto che la BBC sta gradualmente abdicando. Nello specifico, ecco cosa cambia secondo Rugani con il modulo 4-2-3-1:

“Sì, un pochino cambia, abbiamo più linee di passaggio e più soluzioni, per quello forse giochiamo anche meglio. Però fortunatamente le punte, nonostante siano molte in campo, danno una mano. E finché loro avranno questa forza di sacrificarsi per la squadra – sottolinea – , per noi difensori là dietro è un grosso vantaggio. Giocando a quattro non sempre hai la copertura del centrale dietro, quindi magari devi azzardare meno l’anticipo, prenderti un po’ meno rischi. Ma al di là di questo penso sia un modulo con cui stiamo difendendo bene, almeno dai risultati che stiamo ottenendo e dai pochi gol presi. Quindi bene così”.

Nell’ultimo weekend la Juventus ha allungato sul Napoli, ma la Roma ancora resiste: certo è che con il passare delle settimane, lo scudetto è sempre più vicino.

“Abbiamo un buon passo, sì, ma bisogna tenere d’occhio anche le altre squadre. Mancano ancora tante partite, è presto, dai. Continuiamo a pensare partita dopo partita e poi con calma tireremo le somme”.

Rugani e il maestro Sarri

Ora la testa è tutta alla semifinale di Coppa Italia contro il Napoli: domani sera bisognerà vincere e mettere in discesa la qualificazione, considerato il ritorno al San Paolo.

“Napoli arrabbiato? Sicuramente sì, anche perché, al di là della loro sconfitta in campionato contro l’Atalanta, è una semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, quindi avranno di sicuro le motivazioni a mille. Ma anche noi, ovvio, perché vogliamo tornare in finale e chiaramente per farlo dobbiamo vincere. Siamo molto determinati. Mi dispiace però che Sarri, che ho avuto come allenatore a Empoli, sia stato coinvolto in alcune polemiche, perché è una persona che stimo molto, che mi ha dato tantissimo e mi ha insegnato tante cose”, conclude.