(Di Alessandro Magno) In primavera fioriscono le viole, ma evidentemente non esistono più le stagioni di una volta. Ora che siamo passati noi da Firenze, almeno per un anno, non crescerà neppure l’erba. Siamo venuti noi barbari dal Nord nella culla della civiltà (mi vien da ridere), almeno così ci ha detto il sindaco loro Renzi. Infatti siamo stati accolti subito da frasi fuori luogo, le sue. Poi allo stadio si sono intonate le solite canzoncine idiote su fatti assai deprecabili e su persone defunte, cantate solo dalla Curva Fiesole e cori sul fatto che a Firenze amino tanto Liverpool, questa volta cantate da tutto lo stadio. Chissà se Renzi avrà sentito o se in quel mentre aveva gli auricolari. Ci ha accolto Amauri col coltello fra i denti, promettendo che se ci avesse fatto gol avrebbe fatto tutto il giro del campo. Forse qualche giro di campo in più gli farebbe davvero bene, ma per allenarsi. Sono già 8 partite che è li e i suoi nuovi tifosi lo stanno imparando a conoscere e ad apprezzare più per le dichiarazioni che per i gol; fra poco mi sa che se non si sveglia, per lui tirerà brutta aria pure a Firenze. Anche Delio Rossi, che in verità stimo molto come tecnico, evidentemente preso dalla smania di fare dichiarazioni a vanvera, ci ha messo del suo. Forse era troppa la voglia di fare bella figura con i suoi tifosi dato che era la scoppola – pardon – la partita che aspettavano da tutta la stagione. Così Delio ha parlato di Calciopoli rivangando cose un poco a casaccio, come il fatto che pensava che i campionati fossero regolari, detto certo con sottile ironia. Ora a parte il fatto che il tribunale di Napoli ha sentenziato che i campionati furono regolari ma mi viene da chiedere: Delio tu dove stavi nel 2006? Mi risulta che allenavi la Lazio che è stata penalizzata di undici punti ed estromessa dall’Europa. E dove alleni ora? Alla Fiorentina che nel 2006 è stata estromessa pure lei dalle coppe e penalizzata di 15 punti. E ancora parli? Con la scusa della colpa data a Moggi son diventati tutti vergini.\r\n\r\nMa torniamo a noi. Torniamo all’uragano che si è abbattuto su Firenze. E sì, perché di uragano si è trattato, piovevano gol da tutte le parti. Come non esser felici per il risultato (storico e tennistico allo stesso tempo), per la curva Fiesole che si svuota a metà gara, per la tribuna che sul 4-0 si volta e inizia a insultare i Della Valle, ovviamente immagino in maniera molto civile visto che sono culla di civiltà. Come non godere del fatto che sul 4-0 Conte toglie Vucinic ispiratissimo per non sprecarlo e per non infierire. Loro non avrebbero fatto altrettanto ce ne avrebbero fatti dieci, ma noi siamo barbari e loro civili e quindi sul 5-0 ci siam fermati. Come non godere, e io ho goduto molto, per le parrucche gettate in campo dalla rabbia di tifosi delusi che invece di pensare a tifare per la propria squadra volevano venire a prenderci per i fondelli. Saranno anche civili ma molto molto presuntuosi, così come lo è stata la giornalista con accento toscano che in conferenza stampa post-partita ha chiesto a Conte come si sentiva ad aver vinto la partita dell’anno, e si è sentita rispondere che questa è la partita dell’anno per la Fiorentina non certo per la Juve e gli Juventini che a giocare a Firenze è come andare a giocare a Verona o a Bologna o a Genova. Come non godere poi, dei nostri ragazzi, che son stati tutti ”sul pezzo” fin dal primo minuto, da Buffon che non gli ha concesso neppure il gol della bandiera (che barbaro!), a Pirlo direttore d’orchestra, a Vucinic finalmente ispirato e in versione genio uscito dalla lampada e non tipo gatto addormentato sul divano. Dove cavolo sei stato fino ad ora Mirko? Menomale dai, meglio tardi che mai. Ora le partite che mancano spero le faccia tutte cosi. Come non godere, infine, degli olè del pubblico viola ai propri giocatori in evidente difficoltà psicologica, lì davvero i tifosi della Fiorentina si sono superati. E’ una cattiveria che non avrei mai pensato neppure per il mio peggior nemico e loro l’hanno riservata ai propri giocatori evidentemente rei di essere molto più scarsi dei nostri. Ma il tifoso civile che ne sa, magari nella sua presunzione è convinto che se c’era lui in campo avrebbe fatto meglio.\r\n\r\nCosa chiedere di più adesso: lo scudetto? Certo sarebbe bello, anche se è dura. Mi accontenterei anche in verità solo della Coppa Italia che sarebbe una gran cosa dopo tanti anni. Spero di non dovermi accontentare dei viola in serie B, perché seppure mi farebbe godere assai, devo dire che noi come da DNA, siamo abituati a godere delle nostre vittorie e non delle sconfitte degli altri. Ma si sa noi siamo barbari sono gli altri che sono civili.\r\n\r\nCredits foto: La Presse