Raiola: “Pogba? La Juve aveva l’accordo con 4 club”

Mino Raiola, agente italo-olandese di Paul Pogba spaventa i tifosi della Juventus: il Real Madrid sembra la soluzione migliore e già l’anno scorso…

Mino Raiola, agente italo-olandese di Paul Pogba spaventa i tifosi della Juventus. In questi giorni si parla tanto del futuro del centrocampista francese, con il Real Madrid in pressing più di tutti. In merito a questa ipotesi, Raiola spiega: “Pogba sogna il Pallone d’Oro, è chiaro. Il Real Madrid sarebbe chiaramente un ambiente giusto per vincerlo, non si può negare la storia del club. Per Paul, Zidane ed il Real Madrid da sempre rappresentano per lui qualcosa di speciale. Li ammira, ci sono stati altri club come lo United, come il Psg dove ha una casa, come il Barcellona ma il Real…”, le parole del procuratore riportate da ‘Sportmediaset’.\r\n\r\nPer ora il diretto interessato dribbla ogni domanda sul futuro e rimane concentrato sugli Europei. Raiola, però, intanto sgancia la bomba: la Juventus lo aveva già venduto l’estate scorsa, ma lui non ha voluto cambiare maglia.\r\n\r\n“La Juventus aveva l’accordo con quattro club diversi per la cessione – continua Raiola – , ma Paul non si è voluto muovere: più dei soldi, infatti, conta il progetto della squadra. Ora la Juve non vuole venderlo, ma quando abbiamo firmato abbiamo discusso del fatto che, se ci sarà un progetto serio, loro parleranno con quel club, in modo ragionevole. L’obiettivo di Pogba, comunque, non è essere l’acquisto più caro della storia. Lui cerca un progetto”.\r\n

Raiola, Pogba e le cifre in ballo

\r\nInsomma, i soldi contano tanto e non quanto, anche se cambiando maglia Pogba andrebbe a guadagnare il triplo di quanto prende ora alla Juve. Quanto al prezzo, negli ultimi giorni si è parlato addirittura di 160 milioni:\r\n\r\n“Pogba vale quello che si può pagare e si deve pagare. Non è un problema di soldi, ci sono cose più importanti. Puoi pagare molto ma poi se il progetto non vale nulla… Non è l’obiettivo di Pogba essere l’acquisto più caro e nemmeno il mio. Lui cerca un progetto, il futuro lo decide comunque Paul. Quando è arrivato alla Juve non era facile perché in Italia i giovani giocano poco e gli allenatori non sanno li sanno allenare. Quando è arrivato aveva 18 anni, ora ne ha 23. Gli darò la mia opinione – ammette ancora il procuratore -. Io chiedo solo che sia felice, la felicità è la cosa più importante nella carriera di un giocatore, è facile vendere una persona una volta, ma è difficile venderla due volte. A me preoccupa solo il progetto”.