Progetti concreti sul gioco e responsabilità sociale delle aziende

Mentre tutti stanno aspettando che “qualcosa” si compia per il gioco oper giocare al casino online, c’è chi continua a “lavorare” per sviscerare tutte le problematiche e le tematiche che il mondo del gioco lecito mette sul piatto. L’esperienza di questi anni ha fatto anche vedere quanto sia necessario che il Servizio Sanitario Nazionale si faccia carico, e ben supportato da professionisti anche, di assistere quelle persone che vengono coinvolte dall’abuso del gioco.

Questo è certamente compito dello Stato che deve provvedere a mezzo dei Lea a fronteggiare le dinamiche che si presentano in caso di dipendenza da gioco, come si è fatto carico delle altre dipendenze come l’alcool, il fumo e la droga. Si è accertato che chi viene coinvolto con il gioco problematico ha anche altre “difficoltà” personali a relazionarsi con la quotidianità ed il lavoro professionale che gli addetti alla sanità devono mettere in campo non è certamente né semplice né lineare.

Ma, invece, che perdere tempo e sforzi su alcuni progetti “assurdi” -e ve ne sono stati tanti- bisognerebbe invece unire le forze in progetti seri che arrivino a risolvere “qualcosa” per “qualcuno” e che non rimangono solo a livello di progetto. E poi, oltre a questo si devono responsabilizzare le aziende e le imprese del gioco a rendere i loro percorsi sempre più “protetti”, salvaguardando i giocatori ed i loro prodotti. Ma bisognerebbe proprio smetterla di parlare (soltanto) e passare anche al fare: di questo il settore ludico ha bisogno, di concretezza, di regole, di normative, di riordino.

E si ritorna sempre a questo punto: il riordino. Il riordino che deve curare la questione della prevenzione. Si parla di salute pubblica, di integrazione socio sanitaria ma non si deve pensare a politiche esclusivamente proibitive, perché questo avrebbe un risvolto negativo. Bisognerà pensare in termini sociali: e la lotta alla dipendenza patologica è una delle prestazioni che il SSN deve dare ai suoi cittadini, ma c’è ancora purtroppo tanta differenza tra Regione e Regione.

Ci sono Amministrazioni che non erogano servizi essenziali, figuriamoci servizi secondari come questo del gioco problematico: bisogna che si chiarisca, e bene anche, che i quattrini posti all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza vadano vincolati a progetti concreti. Di progetti campati per aria, è già stato sottolineato, se ne sono visti tanti che sono nati e finiti nel nulla.

E questo per quanto riguarda il senso generale del gioco d’azzardo e dei casino online migliori in italia, ma rimane comunque l’online che è un segmento “alquanto difficile” da gestire, sotto tutti i punti di vista. Ci vorrebbe, anzi serve, “un controllo, una rete di servizi convincente che metta al centro l’individuo”. Il gioco online, vista anche la “difficoltà che sta vivendo il gioco terrestre” sta dilagando ed è un fenomeno forte sopratutto tra i giovani ed i giovanissimi vista la grande disponibilità in capo a loro degli strument tecnologici più avanzati.

Per questo è importante prendere in mano anche questo comparto. Forse non vi sono altre strade se non la riduzione della pubblicità e dell’offerta e bisogna sperare che il sottosegretario Baretta, che ha messo questi temi per la prima volta in agenda, veda qualche soluzione da attuare. L’online coinvolge molteplici interessi di vari tipi: sarà un investimento del Governo forte ed anche drammatico perché difficilmente gestibile.