Processo Telecom, Cipriani: “Spiai Gea e Moggi per conto dell’Inter”

Sono anni che Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus parla di spionaggio industriale ai suoi danni e stando a quanto sta emergendo al processo Telecom, in corso a Milano, ci sarebbero anche le conferme. Emanuele Cipriani, l’ex investigatore privato imputato per la vicenda dei dossier illegali commissionati dalla security di Telecom e Pirelli sotto la guida di Giuliano Tavaroli, ha ammesso ieri in aula di aver svolto indagini per conto dell’Inter anche sulla Gea World, la societa’ di Alessandro Moggi, figlio dell’ex dg della Juventus. Le parole di Cipriani, alla presenza di Luciano Moggi in aula, getta ancora ombre sulla politica dell’Inter che è già stata condannata in primo grado a risarcire l’ex calciatore nerazzurro Cristian Vieri, spiato e pedinato senza autorizzazione di alcun tribunale.

“Insomma, mi sembra chiaro che l’inchiesta di Calciopoli è nata prima del 2004, quando ufficialmente fu aperta da Narducci . E certamente non è nata in modo legale”, ha detto l’avvocato Gallinelli, che cura gli interessi di Moggi. “È pazzesco, spiavano me e la mia famiglia. Ci controllavano i telefoni, pedinavano persone. Calciopoli è nata a Milano, ispirata dall’Inter. Tenevano tutti sotto controllo”, ha commentato a Tuttosport l’ex dg della Juventus, che avanzerà una richiesta di danni all’Inter, esattamente come hanno fatto (e ottenuto) Vieri e l’ex arbitro De Santis che discuterà il prossimo 24 ottobre.