(Di Alessandro Magno) Nello scorso articolo ho parlato di una serie di quattro trasferte molto insidiose (Lazio,Napoli, Roma e Udinese) che ci dovrebbero dire finalmente chi siamo. La prima è andata, e si è vinto per fortuna. Non è stata per niente una partita semplice. I biancocelesti di Reja non si trovavano in cima alla classifica per caso. Sabato sera c’è voluta più che una buona Juve per portare a casa il risultato. La partita è stata giocata all’arma bianca da entrambe le squadre che non si sono risparmiate. Il gioco si è svolto a folate con momenti di supremazia per l’una o per l’altra. I portieri hanno dovuto sfoderare le migliori parate del proprio repertorio per resistere agli attacchi avversari. Entrambe, a parere mio, hanno avuto un uomo in meno in attacco. Loro Klose, reduce da un infortunio, e noi Vucinic, che dormicchia e ormai lo conosciamo. Fortuna il nostro si è fatto trovare sveglio nella ripartenza che ha portato al gol di Pepe.\r\nLa partita è stata bella, senza dubbio. Poteva finire pari, poteva pure vincere la Lazio… Ha vinto la Juve, meritatamente. E’ stato per noi ad oggi il test più severo, soprattutto per la nostra difesa, molto spesso criticata, nonostante i numeri dicano che è una delle migliori del campionato. Bonucci ha fatto un solo svarione (grave), ma ha fatto anche alcune chiusure tempestive, soprattutto nel secondo tempo. Tutti gli altri sono stati superiori alla media con un plauso particolare a Buffon, immenso in alcune parate, e Pirlo  stoico, generoso, preciso, con una gamba e mezzo non ha sprecato neppure un pallone. Un esempio per tutti gli altri. Non mi è piaciuto particolarmente nemmeno Giaccherini che ha sbagliato per eccessiva foga  gol molto semplici, ma siamo alle sottigliezze in una prova maiuscola di tutta la squadra. Certo mi chiedo se al posto del Giak ci fossero stati o Elia o Krasic, o Del Piero, se magari la partita si sarebbe potuta chiudere prima. Conte ha comunque tutta la mia stima, ha riportato dentro questo spogliatoio uno spirito che mancava davvero da tempo. Sono tutti pronti a dare tutto l’uno per l’altro. Non so oggi dove arriveremo ma certo sarà difficile batterci per chiunque.\r\n\r\nVeniamo alle note di demerito dei media. Ieri, amici abbonati a Sky mi hanno informato del “mitico” (per gli antijuventini) Caressa che si sarebbe dilungato nel criticare l’atteggiamento di alcuni dei nostri giocatori rei di aver protestato troppo contro il guardalinee e definendo tale atteggiamento “intimidatorio” (secondo alcuni Caressa pare abbia riportato, invece, il labiale dell’arbitro nei confronti dei calciatori). Certo il ‘’buon’’ Fabio farebbe bene a occuparsi di più dell’atteggiamento intimidatorio adottato in questi anni, verso arbitri e avversari, da alcuni dei giocatori di quella squadre a strisce nere e blu per cui fa il tifo lui e il suo amico-collega Bergomi. Parlo di atteggiamenti di due difensori soprattutto uno brasiliano e l’altro argentino che non sono proprio degli stinchi di santo. L’altra cosa che mi ha dato noia è stato il piagnisteo di Reja a fine partita per un rigore alquanto presunto per un mani di Barzagli. Quello non è rigore nemmeno alla play station visto che i giocatori sono distanti fra loro meno di un metro e la palla schizza da Buffon sul braccio di Barzagli. Nemmeno Rocchi (il giocatore) autore del tiro si accorge di nulla o protesta per alcunché. Ho avuto sempre stima di Reja considerandolo un “maestro di calcio” e non sarà questa piccola caduta di stile a farmi cambiare idea. Capita a tutti di sbagliare soprattutto dopo una partita persa senza demerito. Certo Cesari che dà ragione a Reja, cambiando idea al suo cospetto pur di non contraddirlo, dopo aver detto un minuto prima che non c’era alcun rigore , è un caso grave di sdoppiamento della personalità.\r\n\r\nL’ultima considerazione la voglio dedicare per l’avvocato Taormina che in settimana aveva detto che sfavoriscono il Milan per aiutare la Juve (episodio del gol annullato a Seedorf). Innanzitutto andrebbe considerato il fatto che il Milan ha più di un gol in fuorigioco assegnato in suo favore. Già solo in quel di Lecce non ci sarebbe stata nessuna rimonta se non fossero stati assegnati al Milan tre gol abbastanza irregolari. Fra l’altro, mentre sto scrivendo, hanno appena dato un rigore inesistente a Pato che di fatto chiude la sfida Milan-Chievo. La seconda considerazione da fare è che la Juventus dopo 11 partite non ha avuto nemmeno un rigore a favore. La terza considerazione è che le partite della Juventus finiscono in contemporanea con la tabella dei minuti di recupero del quarto uomo e non un minuto dopo come ad esempio quelle del Napoli. Quarta e ultima considerazione è quella relativa alle ammonizioni. Al nostro Marchisio è stata comminata un’ammonizione, molto severa se non proprio inventata, che gli farà saltare la trasferta di Napoli. Ci sarebbe anche una regola che dice che dovrebbe saltare la partita con il Cesena, ma sono sicuro che salterà proprio Napoli. Lavezzi pare sia stato anche ammonito a Bergamo, almeno cosi appare sul sito della Figc ma vedrete che giocherà. C’è chi le regole le interpreta e chi le subisce. Marotta nel frattempo, su queste cose dorme più di Vucinic, ma questo è un problema nostro, si sa. Mi pare ci siano abbastanza ingredienti per affermare con assoluta sicurezza che dall’inizio del campionato ad oggi chi sostiene che la Juve è stata favorita dagli arbitri, dice una grossa cavolata. Per tutto il resto parlerà come sempre il campo. Suona il gong, sotto con il secondo round.