Prandelli “Se qualcuno sale sul carro potremmo entrare in tackle”

Conferenza stampa del day after per Cesare Prandelli. Con la qualificazione alle semifinali degli Europei in tasca, il Ct azzurro può ritornare a mente fresca sulla vittoria ai rigori sull’Inghilterra. Ne avrebbe di sassolini dalle scarpe da togliersi Cesare, soprattutto nei confronti di tutti coloro che – senza alcun fondamento – chiedevano l’allontanamento dal ritiro azzurro degli juventini Buffon e Bonucci. “Mi piace tenere tutti i sassolini nelle scarpe: così ricordo meglio. Non so se ora qualcuno salirà sul carro. Siamo bravi nel tackle, e diamo anche qualche calcione”, spiega Prandelli che poi ritiene positiva la prestazione del criticato Cassano. “Averne di Cassano, anche per 40-50′. Ha giocato quattro partite dopo mesi di inattività, ma ieri ha pagato più il ritmo gara che la fatica. Ieri comunque era la partita più difficile per Balotelli e Cassano”.\r\n\r\nBalotelli ieri ha sbagliato tanto sotto porta, ma il CT è comunque contento: “Balotelli mi è piaciuto molto: doveva portare fuori i due difensori centrali e lo ha fatto. Sulle quattro o cinque occasioni, lui c’è sempre stato: sono mancati un po’ di fortuna e lucidità, ma la sua prova è molto molto sufficiente”. \r\n\r\nTornando alla gara di ieri sera, Prandelli ha ancora puntualizzato: “Abbiamo tirato verso la porta 35 volte, 20 nello specchio, fosse sempre così, vinceremmo nove partite su dieci, al di là del fatto che il gol non sia arrivato, contro l’Inghilterra. In attacco le scelte che ho fatto sono state all’insegna della continuità del progetto tattico. Rivoluzione tattica completata? Siamo solo all’inizio. Ma abbiamo la responsabilità di provarci. In questo momento la differenza la fanno le squadre che alzano la linea difensiva ed hanno il coraggio di giocare. La Germania? Manca tanto per batterla, ma non ci sono squadre invincibili”.\r\n\r\nInfine, il Ct azzurro non lesina una stoccata all’Uefa per il calendario: da qui alla semifinale per gli azzurri ci sono quattro giorni di lavoro mentre la Germania ne ha a disposizione sei: “Quello del calendario è un problema che l’Uefa dovrà affrontare dal prossimo torneo. O si allunga il torneo, o si trovano soluzioni. Altrimenti si avranno finali senza grande spettacolo”, conclude Prandelli.