Pioggia di euro sulla Champions League: l’importante è partecipare

Nella Champions League che parte in questi giorni irrompe la rivoluzione Michel Platini: una pioggia di soldi ai partecipanti e un piano di redistribuzione dei premi, che renderà il torneo un paradiso  per chi ci arriva e un inferno per chi ne resta fuori. In pratica, la squadra che riesce ad aggiudicarsi la coppa, quest’anno si porterà  a casa non meno di 60 milioni di euro.\r\nchampions-coppa2Con le nuove norme, tanto per cominciare, chi parteciperà alla prima fase del torneo prenderà 7,1 milioni (invece dei 5,4 attuali), con un premio di altri 200 mila euro se ci arriva per la prima volta. Ogni vittoria nei gruppi vale ora 800 mila euro (più 32 per cento rispetto a un anno fa), la qualificazione agli ottavi raggiunge i tre milioni (più 37 per cento), l’ingresso nei quarti circa 3,3 milioni (più 32 per cento), le semifinali 4,2 milioni (più 40 per cento). Crescono anche i premi per la finalista (da 4 a 5,5 milioni) e per la squadra vincente: dai 7 milioni del 2009 ai 9 milioni della nuova edizione.\r\nIl totale premi del 2009-2010 supererà quota 31,4 milioni (più 26 per cento). E questa cifra potrà persino raddoppiare, trasformandosi in un jackpot, se il club  risponde a una serie di parametri stabiliti dall’Uefa (il cosiddetto ‘market pool’).\r\nIl messaggio è chiaro: la Champions League è un vero campionato europeo, chi non ci entra si indebolisce economicamente (e quindi nel calciomercato), perché i ricavi distribuiti dalla Uefa renderanno sempre più forte chi vi partecipa.\r\nUn esempio? Il club  ungherese Debrecen quest’anno gioca la Champions, per la prima volta: probabilmente sarà eliminato subito, ma si porterà a casa almeno 7,3 milioni, un tesoretto che lo renderà molto più forte nel suo campionato.\r\nLa Roma invece giocherà in Europa league (la ex Coppa Uefa) e anche in caso di vittoria finale incasserà non più di 6,4 milioni: una sorta di serie B europea, che allontana le società iscritte dai ricavi del nuovo Eldorado Champions.\r\n\r\nCredits: Marcel Vulpis per “L’espresso“\r\nFracassi Enrico per Juvemania.it