Pereyra al Watford: i comunicati ufficiali

Roberto Maximiliano Pereyra è un calciatore del Watford a titolo definitivo: firma un contratto di 5 anni, alla Juventus 13 milioni più 2 di bonus

Roberto Pereyra al Watford, è arrivato anche il comunicato ufficiale della Juventus. “Torino, 20 agosto 2016 – Juventus Football Club S.p.A. – si legge – comunica di aver perfezionato l’accordo con la società Watford Association Football Club Limited per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Roberto Maximiliano Pereyra per un importo di € 13 milioni pagabili in quattro esercizi. Il valore di acquisto potrà incrementarsi di € 2 milioni al verificarsi di determinate condizioni nel corso della durata contrattuale. Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa € 0,2 milioni”.

\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=o_edoaeyyOU\r\n

Pereyra al Watford

\r\nRoberto Maximiliano Pereyra è un calciatore del Watford a titolo definitivo. Lo ha annunciato ufficialmente il club inglese tramite il proprio sito ufficiale e i canali social intorno alle ore 23. Già in Inghilterra, dove ha svolto le visite mediche, l’argentino si metterà subito a disposizione del nuovo tecnico Walter Mazzarri.\r\n\r\nIl Watford annuncia l’acquisto tracciando il profilo di Pereyra, ma senza parlare di cifre. Si attende dunque anche il comunicato della Juventus per conoscerle in dettaglio. Nelle casse bianconere dovrebbero entrare circa 15 milioni di euro con una buona plusvalenza. Con gli inglesi, invece, il 25enne centrocampista nazionale argentino ha firmato un contratto di cinque anni.\r\n

Pereyra e i 2 anni alla Juve

\r\nSi chiude così, dopo soli due campionati, l’esperienza alla Juve di Pereyra: se ne va con un bottino di 68 partite e 6 reti. Paga molto probabilmente i numerosi infortuni che nella passata stagione gli hanno impedito di confermare quanto di buono aveva fatto vedere nel campionato 2014-2015. Prima della Juve, il ‘Tucumano’ aveva giocato con Udinese e River Plate. Al Watford ritroverà il patron Pozzo, che lo portò in Italia proprio dall’Argentina.