Parla Buffon: “Il Manchester? Non ne so nulla”

Sono discorsi da fare più avanti. A ottobre è un po’ presto, a giugno manca tanto tempo. Io sono a disposizione della Juve. Il mio futuro lo deciderà la società, visto che il mio contratto scade nel 2013. Il Manchester United? È una grandissima squadra ma non mi ha mai contattato”. Così Gigi Buffon, commenta ai microfoni di Sky le insistenti voci che lo vorrebbero a Manchester al termine di questa stagione.\r\n\r\nIL RIENTRO\r\n”Penso che le cose stiano andando molto bene, credo che a metà novembre-fine novembre comincerò ad allenarmi in maniera continua e specifica, per cui credo che da gennaio potrei essere di nuovo arruolabile. Storari? È un ottimo portiere che dà ampie garanzie, ha già una certa esperienza, ha saputo e saprà gestire nel miglior modo possibile ogni tipo di situazione, sia positiva che negativa. È stato un ottimo acquisto, un acquisto mirato”.\r\n\r\nLIPPI PRONTO AL RIENTRO?\r\n“L’ombra di Lippi? Penso che quando c’è di mezzo una squadra importante, con una città importante, che magari è in crisi di risultati, e c’è fuori dal mondo del calcio un personaggio carismatico e ingombrante come Lippi, è normale che subito venga fatto questo tipo di accostamento. Però, conoscendo Lippi, credo a lui nel momento in cui ha dichiarato che da quando ha finito il Mondiale non ha più parlato di calcio con nessuno e non ha più sentito nessuno”.\r\n\r\nLA NUOVA ITALIA\r\nC’è un nuovo progetto, nuove ambizioni, nuove mire, un nuovo staff tecnico e questo fa sì che mi dispiaccia maggiormente, però mi sto allenando e sto correndo proprio per non perdere ulteriore tempo. C’è molto entusiasmo da parte di tutti, com’è normale che sia quando comincia un progetto nuovo e c’è gente nuova. Poi devo dire che anche i risultati, secondo me, stanno dando conforto e stanno dando una mano a tutto questo entusiasmo che si sta creando nel gruppo. Credo che alla base di tutto, come tutti sappiamo, il risultato sia determinante per far sì che si possa credere in maniera sviscerata a un progetto. La situazione che mi fa star bene è vedere un allenatore appena arrivato, come Cesare Prandelli, con le idee molto chiare, che trasmette sicurezza, che trasmette le sue idee a una squadra che lo segue: questa è la cosa migliore. Sostituire un personaggio carismatico come Lippi è difficile, però lui ci sta riuscendo molto bene”.\r\n\r\nCASSANO E KRASIC \r\nCassano a me è piaciuto. Si sa che in campo europeo, soprattutto in certi stadi, è difficile poter mettere in mostra tutto il proprio sapere calcistico, tutte le doti tecniche, lui ha fatto quei tre-quattro spunti che ci potevano permettere di vincere la partita. Se quei gol fossero stati realizzati, staremo parlando di una grandissima prestazione di Cassano. Krasic? Per quello che stiamo vedendo a Torino, è un giocatore di quelli importanti, di quelli che possono segnare un’epoca della Juventus, in una Juventus che mi auguro vincente. Si sta parlando di un signor giocatore».\r\n\r\nCHI IL NUOVO BUFFON?\r\nÈ normale che sia così, nel momento in cui uno è assente e c’è un altro ragazzo che prende il suo posto, è normale che si sprechino i commenti e i paragoni. Lui, secondo me, è stato molto bravo, poco impegnato, ma quello che ha fatto, l’ha fatto con grande disinvoltura e sicurezza. Dopo un Bologna-Juve abbiamo parlato, non è tanto regolare, però mi fa molto piacere perché tutti questi personaggi che vengono additati, in maniera bonaria, come matti, secondo me sono personaggi dotati di una grandissima sensibilità e genuinità, che piacciono alla gente”.\r\n \r\nTOTTI E DEL PIERO UTILI A PRANDELLI? \r\n”Penso che se Totti dimostrasse, come ha dimostrato negli ultimi anni, di avere ancora la voglia e la condizione per poter affrontare delle partite in Nazionale, con il bagaglio tecnico che ha può far vincere qualsiasi partita in qualsiasi momento, l’importante che lui sia convinto. Poi, sono scelte che spettano soprattutto al tecnico. Il tecnico che abbiamo mi sembra una persona prudente e se dovesse farlo sarebbe perché ha già discusso della cosa con il diretto in causa. Penso che per Alessandro vada fatto lo stesso discorso, perché come Francesco è un altro di quei giocatori che in questi ultimi anni, se dimostra di star bene fisicamente, in qualsiasi momento con una punizione, con una giocata, con un dribbling ti può far vincere la partita. Sono giocatori che rimarranno probabilmente degli “evergreen” perché, finchè non ci saranno dei sostituti con le stesse caratteristiche, è normale che a qualsiasi età e in qualsiasi momento accenderanno sempre la fantasia dei giornalisti, dei tifosi e degli appassionati di calcio“.\r\n\r\n(Credits: ‘Tuttosport’)