Pagliuca: “Ronaldo-Iuliano? Scudetto rubato al 100%”- il video con gli aiuti all’Inter del 97-98

Intervista doppia oggi sul ‘Corriere dello Sport’, che a pochi giorni da Inter-Juventus, ha intervistato Mark Iuliano e Gianluca Pagliuca, due dei protagonisti delle sfide degli anni ’90 tra bianconeri e nerazzurri. A Iuliano, ovviamente, viene chiesto subito del famoso scontro con Ronaldo: “Con la maglia bianconera ho avuto la fortuna di vincere tutto, eppure mi chiedono solo di quell’episodio. Il rigore si poteva dare o non dare, poteva starci lo sfondamento. Il punto non è quello, un episodio non può sminuire la legittimità di una vittoria, di uno Scudetto, di un ciclo, quella Juve era la squadra più forte del mondo”, ha detto l’ex difensore della Juve. “Noi eravamo primi in classifica e in vantaggio al momento del contatto, sento gente convinta che davanti fosse l’Inter e il risultato sullo zero a zero”, conclude Iuliano prima di parlare del campionato attuale. “Juve proiettata verso lo scudetto, Inter in difficoltà. Bianconeri al sicuro? No, però la squadra è organizzata, decisa. E dietro, diciamo la verità, nessuno corre…Il Bayern? I quarti di Champions sono durissimi, ci sono squadre di qualità, però la fame e il carattere possono fare la differenza più di un campione”.

Non è d’accordo con Iuliano, l’ex portiere nerazzurro Pagliuca: “Scudetto rubato al 100%. Quella partita fu la ciliegina sulla torta. Quell’anno successero cose strane. Tanti, troppi episodi a favore della Juve. Empoli-Juventus, colpo di testa del difensore dell’Empoli Bianconi. Il pallone è dentro di mezzo metro, Peruzzi si tuffa in ritardo, smanaccia e lo ributta fuori. L’arbitro Rodomonti non vede il goal…”. Sull’episodio Iuliano-Ronaldo, poi, aggiunge: “Rigore tutta la vita. In campo se ne sono accorti tutti, noi e loro, anche gli juventini, sì, inutile nascondere la verità. Certe volte ammettere la verità non sarebbe male, si fa più bella figura. Mi sono sentito preso per i fondelli. Eravamo fortissimi, quello Scudetto che fi fu tolto rimane la mia più grande amarezza. Arrivammo a Torino carichi e concentrati, invece tutto sfumò e non per colpa nostra…”. Strano che però Pagliuca non ricordi nemmeno un aiutino all’Inter di quell’anno. Bene glieli ricordiamo noi: