Pagelle Juventus – Fiorentina 1-1: prestazione troppo altalenante

\r\nLa Juventus pareggia per 1-1 tra le mura amiche contro la Fiorentina e dovrà ora giocarsi la qualificazione ai quarti di Europa League nella tana dei viola tra sette giorni. Una gara quasi fotocopia rispetto a quanto visto in campionato, con i bianconeri che partono forte e poi calano una volta ottenuto il vantaggio. Stavolta, però, la Fiorentina trova il gol e gel lo Juventus Stadium. Le pagelle:\r\n\r\nBuffon 6+: Bravo ma sfortunato. Nella totalità dei primi 45 minuti di gioco il suo compito è  quello di ricevere ed appoggiare la palla ai compagni di difesa, rinviando occasionalmente la sfera da fondo campo. Nella ripresa la musica sembra cambiare e soprattutto nel finale di partita ha il suo bel da fare. Incolpevole sulla rete di Gomez (il controllo del tedesco è stato eccezionale, più di così Gigi non poteva fare), si è dimostrato al contrario abilissimo nelle successive conclusioni degli avversari, deviando con grandissima prontezza un bolide terra-aria del peruviano Vargas.\r\n\r\nDifesa 6: Prestazione da almeno mezzo voto in più, ma quella sbavatura finale sulla rete di Gomez costa caro. Fino al pareggio del tedesco, di fatto, l’andamento complessivo della gara non era stato affatto male e anzi sino al 20′ minuto del secondo tempo i viola non avevano costruito pericoli effettivi per la porta di Buffon. Il palleggio tra i centrali di difesa, poi, era sembrato abbastanza sicuro e le chiusure in anticipo sull’avversario di turno sempre puntuali. Con l’ingresso in campo di Gomez, tuttavia, ed un progressivo abbassamento della guardia nella frazione finale, è arrivato l’episodio che non ti aspetti e da un errato posizionamento della linea difensiva, l’attaccante ex Bayern ha punito cinicamente le disattenzioni della retroguardia, troppo approssimativa nel mandare in fuorigioco il bomber tedesco. Evidenti nell’azione del gol le responsabilità di Caceres (manteneva lui in gioco l’avversario) e di Ogbonna, troppo superficiale nel tentativo di ovviare al lancio in profondità. Non bisogna farne un processo, ma un pochino di attenzione in più…\r\n\r\nEsterni 6+: Altalenanti. Nella prima frazione di gioco (Isla soprattutto) hanno mostrato le fragilità tattiche e organizzative di una Fiorentina completamente disunita, che mai riusciva nell’impresa di contenere le folate bianconere. Puntuali, precisi e rapidi nei movimenti, hanno creato quella superiorità numerica in zona offensiva, insidiando la porta di Neto in più di un’occasione. Abili nel saltare l’uomo e nel crossare la palla in mezzo, hanno apportato il loro contributo anche in fase di copertura, supportando i centrali di difesa nei momenti di maggior assedio. Con una flessione progressiva che è andata aumentando nella seconda metà di ripresa, non sono stati in grado di supportare la manovra di squadra, favorendo così le avanzate degli ospiti in maglia viola.\r\n\r\nCentrocampo 6: Situazione analoga a quella dei tornanti. Vivaci, spigliati e reattivi nei primi 45 minuti di gioco, sono andati via via perdendo, nel corso della ripresa, di animosità, concedendo sempre più piede alla mediana avversaria per inventare e spaziare fin su la trequarti difensiva. Perfetti nella circolazione della palla e nello scarico sulle correnti esterne, hanno costruito, almeno due di questi, l’azione per il vantaggio iniziale, favorenzo (Marchisio) e concludendo (Vidal) una bellissima giocata di squadra, fatta di rapidi passaggi nello stretto e tempestivi inserimenti nello spazio. Con un Pirlo che sembrava poi non soffrire particolarmente la marcatura effimera di Borja Valero, le circostanze sembravano volgere apparentemente per il meglio, senonché nella ripresa la stanchezza ha cominciato a farsi sentire e la continua pressione portata dagli avversari, hanno costretto la mediana di Conte ad abbassare il proprio baricentro, arrivando sul punto di inseguire, inerme, l’avversario con la palla. L’ingresso nel finale di Pogba, poi, non ha portato gli esiti sperati ed esclusa quella clamorosa occasione capitata proprio al francesino, non è stato costruito nient’altro di particolarmente pericoloso.\r\n\r\nAttacco 6: Non per sembrare ripetitivi, ma anche qui la sfida coi viola è durata fino al 55′. Partiti alla grandissima negli istanti iniziali di gara, erano stati in grado di mettere in difficoltà coi loro movimenti la disattentissima retroguardia allenata da Montella, incapace di ovattare le sortite offensive nemmeno irregolarmente. Bravi nel duettare in comitiva e nel rientrare alla perfezione nella manovra corale, sembravano poter creare pericoli improvvisi per la porta di Neto, senonché a mezz’ora di gioco già inoltrata la loro presenza sul terreno di gioco sembrava sbiadirsi sempre di più. Esclusi dall’intelaiatura di squadra nella ripresa e relegati al ruolo di “primi difensori” col passare dei minuti, non sono più riusciti ad impensierire la retroguardia come nei 20 minuti iniziali e neanche con l’ingresso in campo del navarro Llorente la situazione è sembrata migliore. Esclusa qualche sponda mal adoperata, infatti, non sono create occasioni degne di nota.\r\n\r\nConte 6: Poteva andare meglio, molto meglio, ma per la mole d’impegni che stanno opprimendo ultimamente la brigata Conte, questo può considerarsi comunque un buon risultato. Con un primo tempo giocato su ritmi elevati ed una ripresa al rilento dietro l’avversario, è stato pagato dazio nell’unica vera occasione concessa agli ospiti, bravi ad approfittare di un errato posizionamento della retroguardia difensiva. Con un pareggio che non deve assolutamente destabilizzare l’ambiente (e sicuramente non lo farà) ed una rete subita che può solo richiamare maggior attenzione, la cosa più giusta da fare è prepararsi al meglio per sfida di domenica col Genoa ed affilare gli artigli per il ritorno al Franchi. Dopo tutto, un pareggio non è mica la fine del mondo.