Pagelle Juventus-Benfica 0-0: bravi ragazzi, qualificazione persa all’andata

Pagelle Juventus-Benfica 0-0: poco da ridire sulla prestazione, i portoghesi sono stati più tosti e abituati all’Europa, qualificazione persa all’andata

Pagelle Juventus-Benfica 0-0. C’è poco da rimproverare alla Juve dopo una buona prestazione come quella di ieri sera: l’eliminazione è probabilmente più frutto della gara d’andata, dove sull1-1 probabilmente si doveva gestire meglio la partita. Il Benfica al ritorno è stato accorto e molto tosto. Non siamo stati pronti per una finale europea.

Buffon 6: Verso la sua porta non arriva mai una conclusione che lo possa impensierire, e anche quando i portoghesi tentano il tiro verso lo specchio, si ritrovano a spararla alta sopra la traversa o addosso ad un difensore avversario. Unico intervento degno di nota, quell’uscita repentina sul lanciatissimo Rodrigo, che ha rischiato di danneggiarlo non poco sul viso e sulle mani.

Difesa 6.5: Concentrati, solidi e compatti. L’avversario era dei più difficili, la partita delle più intricate, ma bene si è comportato il reparto arretrato nell’arco dei 90 minuti di gioco, contenendo efficacemente gli attacchi delle aquile e ribaltando repentinamente l’azione verso la metà campo avversaria. Lesti nell’anticipare con i tempi giusti le giocate dei portoghesi, hanno concesso solo un paio di occasioni estemporanee agli uomini di Jesus, dominando per tutta la sfida sul piano aereo, fisico e tattico. Davanti qualche errore palla al piede è stato commesso, qualche lancio lungo per le punte è stato completamente sbagliato, ma ovviamente non si può richiedere a dei difensori centrali di impostare l’azione. Per il resto, comunque, buonissima partita.

Esterni 6-: Brillanti a tratti e poco incisivi. Il catenaccio (soprattutto nel secondo tempo) di Jesus ed il campo scivoloso hanno certamente contribuito ad una prestazione traballante degli esterni bianconeri, che poco sono riusciti a fare contro una squadra il più delle volte arroccata dietro la linea del pallone. Raramente capaci di saltare l’uomo, non sono stati in grado di offrire il solito contributo alla manovra corale, costringendo i centrocampisti a cercar miglior fortuna per vie centrali e triangolazioni imprecise. Poco presenti in zona calda, hanno effettuato sì e no un paio di inserimenti a testa, mancando però lo spunto decisivo per sbloccare il risultato dallo 0-0.

Centrocampo 6.5: E che gli vuoi dire? Nonostante le miriadi di difficoltà che si sono abbattute sulla squadra bianconera, tra problemi fisici, pioggia e sfortuna del caso, sono riusciti a disputare una partita sopra le righe, impadronendosi vigorosamente della linea mediana ed apportando una continua pressione alla retroguardia barricata dei portoghesi. Bravi nel fraseggio stretto, nei cambi di lato improvvisi e nel costruire spunti interessanti per gli esterni, hanno mancato di incisività negli ultimi 20 metri di campo, sbagliando il passaggio o la giocata per mandare in porta il compagno, o preferendo la manovra architettata ad una più efficace conclusione verso lo specchio di Oblak. Capace di alternare importanti recuperi a magie da capogiro, Pogba ha disputato una partita superba e geniale, distaccando per continuità e grinta in mezzo al campo i compagni di reparto. Per contrario, Pirlo si è reso maggiormente protagonista in fase di costruzione, favorendo la rapida circolazione della palla tra i reparti e non disdegnando comunque qualche recupero importante in mezzo al campo. Sfiancato dai guai fisici e da una condizione da recuperare, Vidal ha è riuscito a far sentire la propria presenza nonostante una partita sacrificata, mentre Marchisio, subentrato nel finale, si è reso protagonista di qualche buon lancio per i compagni e di uno strepitoso recupero nella propria metà campo.

Attacco 5: A posteriori, probabilmente, è stata l’assenza che più ha gravato sullo 0-0 finale e certamente, con un appiglio diverso, ci sarebbe stato tutto un altro sviluppo e risultato nel corso della gara. Lenti, macchinosi, imprecisi e con un Tevez stranamente (ma anche comprensibilmente) sotto tono, è mancata la spinta decisiva alla rimonta dei bianconeri, che per la prima volta nella loro stagione hanno dovuto fare a meno della reti risolutive dei suoi due attaccanti più prolifici in campionato. Neanche con gli ingressi in campo di un volenteroso ma inefficace Giovinco e di un impalpabile Osvaldo, è riuscito il colpaccio alla Vecchia Signora, che senza la spinta costante degli uomini di corsia ha trovato risorse adeguate per rifornire le punte in area di rigore.

Conte 5.5: Dopo, a partita terminata, è troppo facile parlare. La gara l’aveva preparata bene, l’atteggiamento tutto sommato era quello giusto, i presagi sembravano tutti positivi. E invece la Juventus ha mancato l’appuntamento al gol con l’avversario più difficile, con quello che più di tutti gli altri rischiava di eliminare Conte e la sua truppa dalla competizione europea. I rimpianti, pesanti e tangibili, più che nella gara di ieri sera, vanno ricercati nella sconfitta determinante in terra portoghese, dove ingenuamente la squadra di Conte ha regalato due reti agli uomini di Jesus, compromettendosi così, autolesionisticamente, il passaggio del turno. Senza troppe critiche e con uno sguardo alle annate post-calciopoli e pre-Conte, meglio accontentarsi di quanto ottenuto in questa stagione. Gli applausi, scroscianti, vanno tutti a loro.