Non vinco più, è colpa tua. Ma di chi?

(Di Mirko Nicolino) Non vinco più, è colpa tua. Ricomincia il refrain targato Inter. Bastano un paio di decisioni contrarie, di fianco a tanti favori e si ricomincia a puntare il dito verso chissà chi. Il predicente Moratti e il Mourinho de noantri attaccano il palazzo, reo di aver messo in atto chissà quale complotto ai danni della società che vanta il record di prescrizioni. Hanno la memoria corta a Milano, poiché nel palazzo siedono gli stessi interpreti che sedevano negli anni in cui i nerazzurri dominavano in lungo e in largo e mettevano in bacheca il triplette. Oggi come allora a capo del coni c’è Petrucci, alla FIGC abete, alla Lega l’amico d’infanzia Beretta e all’aia Nicchi. Ricordate? Gli stessi personaggi degli anni in cui l’Inter si beava di segnare a Siena con 6 giocatori in fuorigioco, di non ricevere un rigore contro per quasi 40 partite e di costringere il corriere dello sport, non di certo un giornale juventino, a titolare dopo l’ennesimo furto nerazzurri a Catania: “Inter, uno scudetto tutto da ridere”. \r\n\r\nIl film è già visto e rivisto, da quelle parti piace vincere facile, meglio se senza avversari e con gli arbitri a favore. Chiedere alla Roma del post-Calciopoli.  Che succederà ora? Se posso dire la mia il timore di una nuova farsa è tanto e quanto sta venendo fuori dal processo Telecom va di gran lunga oltre l’inquietante. Sapere che una squadra di calcio può godere di un intero apparato di intelligence e spionaggio in qualunque momento fa davvero tremare i polsi. Mi chiedo solo questa volta chi si cercherà come capro espiatorio, visto che il “mostro” Moggi è fuori scena ormai da tempo.\r\n\r\n[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=KC0uEbUsfjY[/youtube]\r\n\r\n[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=2oHw2twJvUI[/youtube]