Napoli – Juventus, le pagelle: disastro Bonucci, Pepe sugli scudi

Finisce con un pirotecnico 3-3 il big match del San Paolo tra Napoli e Juventus (guarda il video con gli highlights). Per due volte in doppio vantaggio i partenopei finiscono per farsi rimontare dai bianconeri mai domi. Dopo il rigore sbagliato da Hamsik (prima battuta in gol, ma annullato per la presenza di 3 azzurri in area di rigore), è lo stesso centrocampista slovacco a portare il Napoli in vantaggio. Raddoppio della bestia nera della Juventus, Goran Pandev (6 gol fin qui ai bianconeri), che manda le squadre al riposo sul 2-0. Ripresa: pronti, via e la Juventus accorcia con Matri ben imbeccato da Vidal, ma passa poco e il Napoli segna la terza marcatura ancora con Pandev. Finisce praticamente qui la partita dei partenopei che provano a gestire il risultato ma vengono trafitti da Estigarribia e Pepe. Un punto d’oro per i bianconeri – per come si era messo il match – che allungano di un punto sulle inseguitrici Milan e Udinese e mandano un chiaro segnale al campionato: “la Juve non muore mai” (cit.).\r\n\r\nLE PAGELLE\r\n\r\nBuffon 6: incolpevole sui gol, ‘Supergigi’ avrà visto ieri più di un fantasma del passato, ma ha il merito di non scomporsi e di crederci ancora come un po’ tutto il resto della truppa.\r\n\r\nLichtsteiner 6: Conte gli chiede di ampliare il suo consueto raggio d’azione e l’ex laziale si mette subito agli ordini del mister. Il duello con Zuniga finisce tutto sommato in parità, ma alla lunga lo svizzero si sfianca e lo costringe a metà ripresa a chiedere più volte il cambio. Che non arriva.\r\n\r\nBarzagli 6: potrebbe naufragare, ma non lo fa. La verità è che Bonucci fa di tutto per metterlo in difficoltà e più volte è costretto ad allungare la falcata per tappare i buchi lasciati dal compagno di reparto.\r\n\r\nBonucci 4: una sciagura. Ha sulla coscienza due gol subiti su tre. Sul primo gol marca Maggio da dietro e inevitabilmente salta di testa in modo scomposto servendo un assist a Maggio; sul terzo si lancia in scivolata sul cross a mezza altezza consentendo a Pandev di prendere un caffè, girarsi e mettere in rete con calma. Continua ad intestardirsi a lanciare lungo nel vuoto e spesse gli appoggi in fase di impostazione finiscono tra i piedi dei napoletani che ripartono di slancio.\r\n\r\nChiellini 6: tiene botta abbastanza bene il ‘Chiello’, che pur evidenziando le solite imprecisioni in fase di impostazione, contrasta molto bene di testa i napoletani. Anche lui come Barzagli, viene spesso mandato in bambola dal posizionamento errato di Bonucci, visto che molti tratti Conte fa giocare il pacchetto arretrato a 3.   \r\n\r\nPirlo 6: pronti via perde malamente due pericolosissimi palloni che rischiano di far capitolare la difesa. L’ex milanista è stanco, è palese, e il problema al ginocchio lo limita notevolmente. Il rigore causato è l’evento che più evidenzia la sua poca lucidità fisica e mentale. E’ encomiabile, però, la voglia di stare in campo e dare una mano alla causa nonostante le proprie difficoltà.\r\n\r\nVidal 6,5: inizialmente un po’ spaesato (Conte se ne accorge e gli dà la sveglia), cresce alla distanza e dà una grossa mano come al solito in fase di contenimento e ripartenza. Pregevole l’assist per il gol di Matri.\r\n\r\nPepe 7: dopo ieri sera gli manca praticamente solo di giocare in porta. Certo i piedi non sono sopraffini e in alcuni appoggi è approssimativo, ma corre come un matto e si adatta ai compiti di centrocampista centrale quasi lo facesse da tempo. Il terzo gol su tre partite è l’esempio lampante della sua caparbietà e della voglia di vincere.\r\n\r\nEstigarribia 6,5: buona la seconda per il paraguayano. Schierato da Conte dal primo minuto svolge il suo compito egregiamente e dimostra di avere qualità importanti, soprattutto in fase di ripartenza. Mette pure a segno un gol per nulla facilissimo.\r\n\r\nVucinic 6: si accende e si spenge come le luci degli alberi di Natale. Alterna cose egregie a tentativi a giocate banali malriuscite. E’ così, prendere o lasciare: l’impression è che quando vuole sa fare con il pallone cose fuori dal comune. Forza Mirko!\r\n\r\nMatri 7: vederlo dimenarsi come un matto per tutto il fronte dell’attacco, mentre magari Vucinic passeggia per le terre, rende l’idea di quanto sia devoto alla causa l’ex cagliaritano. Nonostante per sua ammissione non sia il suo forte, sta crescendo nei duetti. E poi, all’appuntamento con il gol, il suo timbro lo mette sempre. Al momento impossibile chidergli di più.\r\n\r\nQuagliarella (44’ s.t.) s.v.\r\n\r\nPazienza (40’ s.t.) s.v. \r\n\r\nDel Piero (46’ s.t.) s.v. (nota: vedere per la terza volta Alessio dargli indicazioni taccuino e penna alla mano per circa 120 secondi di giochi mette un po’ tristezza, ma “è il calcio moderno bellezza”)\r\n\r\nConte 6,5: le mosse della serata sono Pepe centrocampista centrale, Lichtsteiner alto ed Estigarribia sulla sinistra. La fase iniziale della partita dice che il tecnico bianconero ha visto giusto, ma bastano 20 minuti per far crollare il castello iniziale. Gli svarioni di Bonucci che mandano in crisi tutto il pacchetto arretrato e il minore filtro vista l’assenza di Marchisio hanno scombussolato i piani del tecnico bianconero, che ha il merito di tenere compatto il gruppo: sul 2-0 la Vecchia Juventus si sarebbe sfaldata come neve al sole, invece per ben due volte gli uomini di Conte recuperano un doppio svantaggio. Se un appunto gli si deve fare, è quello di fare i cambi forse troppo tardivamente. E’ vero, non abbiamo le coppe, ma con il Cesena vedremo un minimo di tourn over?