Montero: “Juve, credi nello scudetto”

Paolo Montero, ex difensore centrale della Juventus e beniamino della curva bianconera, è tornato a parlare della squadra con la quale ha vinto praticamente tutto ai microfoni di ‘Sky Sport’. Ovviamente, il primo pensiero è per la gara di stasera contro il Milan, una sfida che può valere una stagione. “E’ sempre stata sempre la partita che mi è piaciuta maggiormente, una partita dove si giocava sempre un bel calcio, interpretata dai giocatori all’inglese, nessuno si lamentava. In quegli anni lì, negli Anni 90, il Milan è arrivato a disputare 3-4 finali di Champions e la Juve è arrivata a tre. Loro comandavano l’Europa e anche gli scudetti erano divisi fra Milan e Juve. In quegli anni il calcio italiano ha attraversato uno dei suoi periodi più alti per titoli. La vittoria del Milan sulla Juve nella finale di Champions del 2003? I miei ricordi sono amarissimi per il fatto che avevamo perso, avevo sbagliato il rigore, però la partita in sé non è stata una bella partita. Si sapeva che saremmo andati ai rigori, mi hanno detto di tirarlo e l’ho sbagliato: grande Dida”.\r\n\r\nDopo sei anni di sofferenze, la Juventus è tornata ad occupare le posizioni di classifica che più le competono: “Juve tornata vincente? Vincere… lo sta facendo molto bene Antonio Conte. La Juve gioca con molta intensità, è una squadra corta, compatta e approfitta molto bene dei contropiedi. Adesso sono consapevoli che l’obiettivo è sempre più vicino e ci credono. Lo vedo in tv dall’Uruguay, si vede che ci credono allo scudetto. Ancora manca tanto, lo stanno contendendo ad una grande squadra come il Milan, però penso che sono tutte e due favorite. L’uomo più importante della Juve, come lo vedo io, umilmente, è Pirlo, penso sia un giocatore fondamentale per la Juve. Come tifoso, dico che bisogna pregare perché giochi tutte le partite. Antonio si vede che allena come quando giocava. Intensità al massimo, massima concentrazione, sempre allerta, si vede che ha sempre tutti i giocatori al massimo della tensione. Anche quando giocava, dentro il campo era un rompiscatole e penso che in allenamento debba essere un rompiscatole impressionante. Però quello penso sia importante per il giocatore”, ha concluso Montero.