Moggi su TMW: “a proposito del video di Belen Rodriguez…”

Riportiamo l’editoriale che Luciano Moggi ha pubblicato oggi su TMW nel quale, non si sa per quale motivo, riserva l’apertura al video pornografico che la showgirl Belen Rodriguez ha girato col fidanzato argentino qualche anno fa, finito in Rete e scaricato da milioni di persone in tutto il Mondo.

E’ l’argomento nazionale, quello che sembra aver catturato più di ogni altro l’attenzione di media ed appassionati in generale di qualsivoglia argomento. Inevitabile, che tra loro vi siano nascosti anche quelli che hanno il calcio che scorre nelle vene, e mi sembra altrettanto impossibile non farne almeno menzione anche nel mio editoriale. Cosa ho da dire in merito? Niente, purtroppo, perchè non l’ho nemmeno visto! Però mi faceva piacere farvi questo piccolo scherzo, prima di iniziare a trattare di calcio: quello che alla fine, per noi conta anche più di Belen.

Scherzi a parte, è il momento di concentrarci sulla campagna europea, peraltro assolutamente positiva, da parte delle nostre squadre a livello continentale. Risultati che generano sorrisi, ma che non devono assolutamente ingannare chi, come me in questo caso, deve comportarsi da critico e non da semplice sostenitore del nostro prodotto calcistico. Parto con il Napoli, per affrontare un discorso a più ampio raggio, che finisce per coinvolgere anche le altre squadre impegnate in questi ultimi giorni. Il plauso ai ragazzi di De Laurentiis è d’obbligo, sia chiaro, specie in virtù di una classifica nel girone che li vede in una posizione ottimale, e che rimanda ogni verdetto alla gara contro il Manchester City da affrontarsi nella bolgia del San Paolo.

Non è tutto oro, però quello che luccica, ed è bene rendersene conto soprattutto in virtù di quello che potrebbe accadere poi. La prestazione dei ragazzi di Mazzarri, contro un avversario ostico come il Bayern, a me sinceramente non è piaciuta. Troppo scarsa, la spavalderia di una squadra che aveva sempre fatto della sua incosciente arroganza la sua forza. Serve meno timore reverenziale se davvero si vuol far diventare realtà il sogno di De Laurentiis che ha indicato in una grande Champions League la priorità del suo Napoli. Soprattutto, indirizzerei l’allarme sulla prestazione dei tre tenori, due dei quali hanno steccato. In particolare è Edinson Cavani il giocatore le cui condizioni mi perplimono in maniera particolare. Quello visto nelle ultime due partite è un lontano parente del bomber che ha spaccato in due il Milan e conquistato l’amore del popolo napoletano. Urge una riflessione in merito, ma senza fasciarsi la testa, e senza arrivare a muro contro muro che non gioverebbero né al club né evidentemente alla nazionale uruguayana.

Diverso il discorso riguardante il Milan. Lì, l’equazione è decisamente più semplice. Con Ibrahimovic si vince, senza lo svedese invece si fatica. Non è assolutamente casuale che in concomitanza con il suo ritorno in squadra, anche i risultati del Milan siano decollati. Tutti traggono giovamento dal gioco di questo fuoriclasse, ed anche Kevin Boateng ha la possibilità di zittire con una sassata ma soprattutto con lo sguardo, i censori delle sue notti brave.

Torna il sorriso anche in casa Inter, e questa volta Moratti ne ha ben donde. La vittoria di Lille recupera appieno il passo falso casalingo dell’esordio contro i turchi, e consente di guardare al futuro con maggiore serenità. Le sfide contro il Chievo in casa e contro l’Atalanta a Bergamo, offrono la possibilità di risalire di qualche posizione in classifica, acquisire fiducia e salvare una stagione che rischiava di essere buttata via prima ancora di essersi sviluppata.

Non ha giocato in Champions League, d’accordo, ma è assolutamente degna di menzione la situazione vissuta dalla Juventus. Inutile girare intorno al problema, identificando le scusanti più disparate per salvaguardare l’immagine del Presidente Andre Agnelli, piuttosto che di Alex Del Piero.

Mi limito così ad esprimere il mio parere, ovvero che Agnelli abbia sbagliato con quel tipo di esternazioni. Non si demotiva a questa maniera un giocatore che ha fatto la storia della società per cui milita, e soprattutto sono dichiarazioni che andavano fatte, qualora fosse stato ritenuto opportuno, qualche mese fa. Mi pare evidente la regia dei cugini Elkann, evidentemente consapevoli di quanto sarebbe emerso nel cdA, e ben contenti di spostare l’attenzione mediatica dal terribile deficit causato da svariati anni di malagestione.

A proposito, viene da sorridere, col senno di poi, a rileggere le levate di scudi a difesa di Jean Claude Blanc dopo le sue dimissioni. In molti (un quotidiano in particolare) lo hanno difeso a spada tratta identificandolo come l’artefice del nuovo Juventus Stadium. La notizia emersa ieri sulla solidità di quell’impianto l’avete letta tutti. Non serve aggiungere alcun tipo di commento.

Fracassi Enrico