Moggi: “Povero Moratti… E Ancelotti stia tranquillo”

Sembrerebbe tutta questione di una clausola rescissoria e di una sua interpretazione. Ne è convinto Florentino Perez, quindi la soluzione del problema, circa il contratto del portoghese, resta nelle mani di Mourinho e di Moratti. Siccome però le clausole non danno adito ad interpretazioni, da quanto trapela si tratterebbe di una promessa che ci sarebbe stata e che Moratti avrebbe rinnegato: vinci la Champions, gli avrebbe detto il patron e, se vuoi te ne vai dove ti pare. Moratti farebbe ora spallucce – mai fatta una promessa del genere. Da questa diatriba si possono comunque evidenziare due errori grossolani commessi dal presidente nerazzurro: il primo è che non si devono fare mai contratti agli allenatori dando loro la possibilità di poterli rescindere in costanza di vincolo; il secondo, fare promesse non contemplate dal contratto stesso perché, così facendo, si va incontro a pasticciacci. La conclusione vedrà comunque Mou al Real, l’Inter prendere la metà di quanto prevedeva la clausola, Moratti con le pezze… alla ricerca disperata di un sostituto all’altezza, arduo da trovare. \r\nÈ ormai evidente la fine degli abbracci e l’avvio delle scaramucce. L’impressione è che la promessa ci sia stata, troppo sicuro è apparso Mou. Non si sarebbe spinto tanto, se non avesse basato le sue certezze su una parola di Moratti. In qualunque altra condizione avrebbe rinviato i suoi annunci, e ancor più gli atteggiamenti  connessi (non rientrando ad esempio con la squadra a Milano) a un colloquio almeno preliminare con il\r\npresidente dell’Inter. Resta da chiedersi se ne avesse parlato prima con il Real, ricavandone l’assicurazione di una copertura da parte del club madridista, ma dalle affermazioni di Perez si è capito di no. Non è pensabile\r\nnemmeno che lo Special One e il suo agente Mendes si siano “in – ventati” tutto o forzato la mano su un sì appena accennato. Mendes parla specificamente di un “gentlemen’s agreement”. Dall’altra parte c’è da  chiedersi perché Moratti abbia fattomarcia indietro, trascurando di ricordare l’esistenza di un contratto sotto clausola rescissoria. Quando si è parlato di Sneijder, tra quelli che Mou avrebbe voluto nel suo Real, è stata richiamata forte l’esistenza del vincolo contrattuale. Moratti si sentiva forse salvaguardato dalla clausola, presentendo il rumore dei soldi che gli sarebbero entrati in cassa all’atto della rescissione? Vengo al mio\r\nparere conclusivo sulla vicenda, guardandola da un orizzonte largo come si conviene e richiamando l’opinione che Moratti avrebbe dovuto far di tutto per trattenere Mou, il cui distacco costerà, in termini pratici ,ben più di 16 milioni di euro. Mourinho è stato infatti tutto per l’Inter, tecnico e manager, nel senso italiano che diamo al termine, completo. Moratti potrebbe attutire il colpo ingaggiando Capello. Con chiunque altro farà un passo indietro, che pagherà in risultati e efficacia gestionale. \r\nResto estimatore di Ancelotti, sebbene la sua deposizione al processo non mi sia sembrata convincente, e non solo per le cose dette, ma anche per come le ha dette. Di conseguenza ne ho parlato in una mia dichiarazione\r\nspontanea dove penso di aver dimostrato che se lui si era sentito “defraudato”in tre partite di quel campionato 2004-05, in altre tre partite doveva essersi sentito più che agevolato. Avrei potuto riportare altre partite del primo campionato post Calciopoli dove egualmente si era sentito vittima di errori arbitrali, segno forse che toccava sempre a lui e al Milan, e stavolta certo io non potevo essere evocato neanche per assurdo. Ma ciò che mi è apparso molto strano è quella sua affermazione che, nelle dichiarazioni dell’immediato dopo gara, avrebbe tenuto un profilo basso dicendo meno di quello che aveva in corpo. Beh, sotto questo aspetto, mi è  parso più sincero Mancini, che ha spiegato alcune sue proteste e arrabbiature del dopo partita con la “foga agonistica” propria di quei momenti. Spiegazione di atteggiamenti del calcio vissuto che mi sonosembrati assai più credibili. Pensierino solito finale. Aspetto sempre Palombo che mi dica il suo parere sulle frequentazioni e sul ruolo avuto da Maurizio Galdi, in Calciopoli, e attendo notizie sullo stesso tema da parte dell’ Ordine dei giornalisti.\r\nPs: la rubrica va in ferie, ci rivediamo per il Mondiale.\r\n\r\n(Di Luciano Moggi per ‘Libero’)