Marotta: “la Juve è un cantiere aperto: arriveranno e partiranno in tanti”

A un certo punto, si era ormai nel tardo pomerig­gio, nel salone dell’Atahotel Executive (dove in questi gior­ni sono in corso gli stati gene­rali del calcio italiano per la ri­soluzione delle comproprietà) si è assistito a un curioso sipa­rietto, con Beppe Marotta che tirato per la giacca (metafori­camente) da una moltitudine di interlocutori, si è fermato a parlare con un rilassato Ales­sio Secco (presente in quanto consigliere dell’Associazione direttori sportivi), confessando al divertito interlocutore come le sue giornate non prevedano momenti di pausa. Quasi un passaggio di consegne tra vec­chia e nuova Juve. E quella che va nascendo, sarà nuova sul serio. Pur attento a non sbilan­ciarsi troppo sullo stato delle singole operazioni, Marotta ha accettato di fare il punto della situazione: «In questo momen­to siamo un cantiere aperto e molto deve accadere. Anche in entrata. Non è il caso di fare nomi, ma arriveranno ancora parecchi giocatori. Purtroppo abbiamo dovuto fissare il ritiro ai primi di luglio a causa del preliminare di Europa League e questo non ci agevola, perché ogni trattativa richiede il suo tempo. Dovremo integrare la squadra strada facendo». \r\nSimone Pepe, Marco Storari e Jorge Marti­nez rappresentano dunque l’a­vanguardia della Juve prossi­ma futura. Un tris di giocato­ri assolutamente affidabili e soprattutto funzionali – ci rife­riamo ai due esterni – al siste­ma di gioco caro a Gigi Del Neri. A completare il poker, non è un mistero, dovrebbe arrivare Leonardo Bonucci. Su questo punto lo stato mag­giore juventino è assoluta­mente ottimista, in quanto convinto che il Genoa prima di venerdì dovrà abbassare la guardia. Ma dall’altra parte tengono botta, facendo filtra­re la voce che nell’incontro di oggi (ieri Marotta e Stefano Capozucca si sono sostan­zialmente ignorati) saranno disposti a parlare di Domeni­co Criscito e Raffaele Palla­dino, non del difensore at­tualmente in comproprietà con il Bari. Se la posizione ros­soblù dovesse davvero rive­larsi tanto intransigente, il ri­corso alle buste sarebbe inevi­tabile. Uno spettacolo nello spettacolo, perché se Marotta passa per essere uno speciali­sta del genere, Capozucca è sicuramente ben allenato, ba­sti pensare che al momento di comproprietà deve risolverne addirittura 19.\r\nUn bel rebus, dunque. Ma al momento, lo ri­petiamo, la sensazione degli addetti ai lavori è che entro ve­nerdì Bonucci vestirà la ma­glia bianconera. L’agente del giocatore, Davide Torchia, ie­ri ha passato il pomeriggio ad attendere notizie, producendo­si in un laconico ma preciso commento: «L’unica cosa certa è che se la Juve arriva a Bo­nucci, prende la totalità del cartellino». Il che fa prefigura­re un imminente accordo con il Bari. Ma il Genoa, appunto, è un’altra cosa. Per rimanere al­la difesa, emergono nuovi par­ticolari sul caso Gallas. La Ju­ve a metà della scorsa settima­na avrebbe formulato un’offer­ta ufficiale al giocatore (tesi però smentita da Marotta), salvo ricredersi dopo le presta­zioni poco convincenti del di­retto interessato al Mondiale. Pare sia stato lo stesso Del Ne­ri a frenare. A prescindere sul­la ricostruzione, emerge il fat­to che a questo punto Marotta dovrà reperire un altro specia­lista del ruolo, ancora da iden­tificare. Due se dovesse fallire inopinatamente l’assalto a Bo­nucci. Il Palermo è sempre in attesa di sistemare Simon Kjaer, ma al momento il da­nese non rientra nella lista del­la spesa bianconera. Ma supe­rato lo scoglio delle compro­prietà, si aprirà un nuovo mer­cato. E sicuramente si ripar­lerà di Aleksandar Kolarov. Anche qui si registra un certo ottimismo in casa bianconera, legato alla convinzione che il Real Madrid in tema di ester­ni privilegerà la pista Maicon. A destra, invece, tutto dipende dall’esito della trattativa tra Udinese e Roma per Marco Motta. Se la spunteranno i friulani, il giocatore verrà di­rottato alla Juve in un secondo tempo, altrimenti anche qui andrà individuata un’alterna­tiva ( Cassani?). \r\nMolto deve ancora accadere nell’edificazio­ne della Juve. E non ci riferia­mo solo alla quantità. Se le condizioni (vedi atteggiamento di Diego) lo permetteranno, l’assalto a Edin Dzeko avrà grosse chance di andare in por­to. E – la ripetizione è voluta ­se le condizioni lo permette­ranno (leggi partenza di Mo­mo Sissoko o Christian Poul­sen) si potrebbe assistere an­che un clamoroso assalto a Ric­cardo Montolivo. Il giocatore, dicono i bene informati, punta a un ulteriore salto di qualità, ed è certo che Del Neri farebbe carte false per averlo al fianco di Felipe Melo. Si tratta, be­ninteso, di un’operazione anco­ra da abbozzare, eppure pre­sente nel disegno strategico della Juve. Come dice Marotta: «Il cantiere è aperto».\r\n\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it