Marotta: “Con i giovani italiani si vince. Krasic? Ormai abbiamo Lanzafame”

Giuseppe Marotta, neo DG della Juventus, è intervenuto dalle colonne della ‘Gazzetta’ per toccare diversi aspetti della sua nuova avventura in bianconero, dalla nuova gestione societaria alla campagna acquisti…\r\n\r\nLA NUOVA JUVE DI AGNELLI\r\n“Il calcio è uguale a tutte le latitudini, ma quando entri nel mondo-Juve capisci subito quanto pesa lavorare in uno dei club più importanti del mondo. La pressione è tanta, ma l’entusiasmo è pure superiore. Chi mi ha aiutato ad ambientarmi? Il presidente, innanzitutto. Andrea Agnelli è giovane, ma vive il calcio da quando era ragazzo, cioè da quando frequentava la Juve insieme al padre e allo zio. Così ha maturato una grande esperienza e ora tutti stiamo traendo giovamento dalle sue indicazioni: la grandezza di un club non è data solo dal tasso tecnico dei giocatori”.\r\n\r\nI SOLDI NON FANNO GLI SQUADRONI\r\n“Non basta spendere per avere successo. Il valore aggiunto viene dalla cultura che la società trasmette ai singoli: il senso di appartenenza, lo spirito di competizione e la voglia di migliorarsi sempre. Una volta ottenuto ciò, ne deriva anche la disciplina. E Delneri, vedrete, è l’uomo giusto al posto giusto”.\r\n\r\nIL GAP CON L’INTER\r\n“Stiamo lavorando per allestire una squadra competitiva, ma serve pazienza. Mai perdere di vista i parametri finanziari. E dopo il ciclone di Calciopoli sarebbe stata dura per tutti riemergere. Sono mancati i risultati nell’ultima stagione, ma il lavoro di programmazione resta. E la Juve ha i fondamentali per fare bene e tornare a vincere: anche nel breve periodo. In che modo? Innanzitutto continuando a investire sui giovani, meglio se italiani. Da sempre la Juventus è il serbatoio della Nazionale, vogliamo continuare ad esserlo. Non deve condizionarci il flop azzurro in Sudafrica. Dobbiamo cercare la qualità dappertutto perché la Serie A deve attrarre le stelle se vuole restare competitiva. E se i club italiani vincono nelle competizioni europee penso che ne benefici anche la Nazionale”.\r\n\r\nIL COLPO PIU’ DIFFICILE\r\n”Qual’è stato il colpo finora più difficile? Non è stato facile convincere Genoa e Bari per avere Bonucci, siamo soddisfatti, anche perché il difensore ha i requisiti del nostro rinforzo ideale. E’ bravo, è giovane ed è già azzurro. Cosa dico di Elia? Che è un ottimo giocatore e che l’Amburgo lo valuta tanto. Krasic? Abbiamo fatto la nostra offerta al Cska Mosca che non l’ha accettata. Poi noi abbiamo preso altre strade. L’ultima è quella di Lanzafame”.